La Nuova Sardegna

Sassari

Palazzetti, prorogata la gestione 

Palazzetti, prorogata la gestione 

La Athlon sarà ancora il riferimento per le società sportive fino al 31 agosto

03 luglio 2017
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SASSARI. Alla fine la montagna ha partorito il classico topolino. Nei giorni scorsi i rappresentanti del comitato per la difesa e tutela delle strutture sportive sassaresi avevano chiesto a gran voce delle risposte dal Comune, dopo che la Athlon, società che gestisce PalaSerradimigni e PalaSantoru, aveva avvisato che li avrebbe chiusi dal 1 luglio. Il motivo? Semplicissimo. Il 30 giugno è scaduto infatti il suo contratto d’appalto, e in mancanza di questo non può garantire il normale servizio di fruizione degli impianti, venendo a mancare le normali condizioni di sicurezza ed assicurazioni legali. Un brutto colpo per oltre una trentina fra società sportive associazioni ed enti vari che utilizzano queste strutture, ma non solo. Perché il palasport viene utilizzato spesso anche per attività non sportive. Vedi il tempo estivo della Usip, al quale sono iscritti 250 bambini, i concorsi pubblici dell’Università a partire da luglio, il congresso regionale della comunità dei testimoni di Geova, con circa tremila partecipanti, sempre a luglio, e uno spettacolo dei comico Enrico Brignano, previsto per i primi di agosto, e già approvato dal Comune. Così, sul filo di lana, è arrivata la decisione della dirigente del settore sport di prorogare l’appalto per due mesi. «Una decisione che non è certo la soluzione – dichiara Giusy Piredda, presidente del comitato – anzi non fa altro che rinviare il problema, e dal 31 agosto le società avranno ancora meno tempo per organizzare la loro attività in base alle decisioni che verranno prese. Noi ci rendiamo conto delle difficoltà che sta attraversando il Comune, ma siamo ormai quasi tre mesi e mezzo senza un assessore allo sport, e non possiamo dare risposte alle società che chiedono a noi come si devono comportare. In più il bando per l’assegnazione degli spazi per la prossima stagione è ancora bloccato. Il comitato si è costituito a marzo, abbiamo già chiesto due volte un incontro con il sindaco, che non ci ha mai risposto. I problemi interni di un’amministrazione non possono bloccare completamente una cosa che appartiene alla normale vita di tutti i giorni come la pratica sportiva, che coinvolge tante famiglie. La nostra impressione è che venga preso sottogamba tutto il mondo dello sport, senza valutarne il suo aspetto sociale ed educativo».

Fabio Fresu

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