La Nuova Sardegna

Sassari

A Pozzomaggiore cento cavalieri si sfidano nell’Ardia 

di Emidio Muroni
A Pozzomaggiore cento cavalieri si sfidano nell’Ardia 

Oggi e domani l’antica corsa in onore di San Costantino Uno spettacolo equestre che richiama moltissimi visitatori

06 luglio 2017
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POZZOMAGGIORE. Il paese e tutto il Logudoro si prepara a festeggiare degnamente, con grande entusiasmo San Costantino, il Santo Imperatore che “la gente” ha eletto all’onore degli altari e che nel bel centro logudorese è venerato con una grande devozione. Oggi e domani sarà celebrata la 95° sagra in onore del Santo guerriero. Un Santo non riconosciuto come tale dalla Chiesa Romana, ma il cui culto in Sardegna, sebbene non compaia nel calendario liturgico latino, è il più diffuso fra quelli di origine orientale. Un rito che è espresso in modo forte ed efficace dall’”Ardia”. Una manifestazione attesa tutto l’anno dai Pozzomaggioresi, e dal nutrito numero di fedeli provenienti da ogni parte della Sardegna, per ammirare l’impareggiabile spettacolo equestre che si svolge ancora in maniera originale e secondo le usanze più antiche della nostra società agro pastorale. Si attendono oltre 100 cavalieri che, guidati da “Su Caddu ‘e punta” impersonato da Tonino Cambule, un esperto cavaliere che sarà affiancato da Tonino Cuccuru e Antonello Pinna, che faranno da “Prima Scorta, da Giovanni Antonio Sanna e Maurizio Loi come “seconda scorta” e da Gabriele Cuccuru e Costantino Cossu, come “Terza scorta”, percorreranno a galoppo sfrenato il viale che immette nel sagrato del santuario per compiere successivamente tre giri in senso antiorario attorno alla Chiesa e tre giri in senso orario, per rivivere il fascino della corsa sfrenata dell’Ardia ed interpretare ancora una volta il magico rituale di un atto di omaggio al Santo imperatore e simboleggiare la battaglia vittoriosa sul tiranno Massenzio, del 27 ottobre 312 d.c., a seguito della quale Costantino concedette la libertà di culto ai Cristiani, vittime delle persecuzioni e costretti a praticare la loro Religione nelle catacombe. Un rituale ricco di momenti di destrezza, di coraggio e di bravura che i cavalieri, fra le urla d’incoraggiamento ed entusiasmo della gente, consumeranno in oltre due ore di fatica e sudore. Con questo spettacolo di fede, forza e passione d’impareggiabile bellezza, si compie anche un voto fatto nel 1923 e si rinnova un appuntamento che i Pozzomaggioresi hanno con San Costantino da ben 95 anni.

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