La Nuova Sardegna

Sassari

I cavalli in corsa incantano Pozzomaggiore 

I cavalli in corsa incantano Pozzomaggiore 

Grande successo per l’Ardia di San Costantino che ha attirato nel Meilogu migliaia di spettatori

08 luglio 2017
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POZZOMAGGIORE. Giovedì sera, alle 18, oltre cento cavalli e cavalieri, scattati al galoppo dopo la scarica di fucileria hanno dato il via alla 95ª edizione della sagra in onore di San Costantino, fra le urla di gioia, incitamento ed entusiasmo di almeno duemila persone, accorse da ogni parte della Sardegna e del continente e disposte ordinatamente lungo il viale d’accesso e intorno al sagrato del santuario. Con una spettacolare e composta manifestazione equestre, caratterizzata dalla corsa sfrenata degli stupendi cavalli in carosello intorno al santuario, i partecipanti hanno celebrato un atto di devozione che lega, tramanda e cementa in modo indelebile il paese con il Santo Imperatore che segnò un’importante svolta nella storia del cristianesimo. Guidati dal capocorsa, “Su caddu e punta, Tonino Cambule, prima scorta Tonino Cuccuru e Antonello Pinna, seconda scorta Giovanni Antonio Sanna e Maurizio Loi, terza scorta Gabriele Cuccuru e Costantino Cossu, seguiti, in perfetta simbiosi di cavalcata e allineamento da tutti gli altri partecipanti, i cavalieri hanno interpretato in modo splendido la tradizionale ardia e percorso tre giri intorno al santuario, in senso antiorario, per simboleggiare la rivolta contro il male, e tre in quello orario, simbolo del bene. Nonostante il primo caldo veramente soffocante migliaia di persone entusiaste e festanti, sono state coinvolte in un affascinate e singolare spettacolo di destrezza e ardimento, e hanno seguito con apprensione, urla di meraviglia e continui sussulti d’entusiasmo, il veloce carosello di cavalli e cavalieri che, ancora una volta, ha onorato con disciplina, correttezza e grande abilità, un rito che ogni anno richiama a Pozzomaggiore un gran numero di devoti e appassionati.

La manifestazione equestre è stata preceduta, nel salone Santa Croce, dal rituale della vestizione del capocorsa, alla quale è seguita la cerimonia dell’accompagnamento, con la partecipazione dei fedeli e delle autorità civili e militari, in processione, insieme al clero prelevato nella parrocchiale di San Giorgio verso il santuario. Tutto si è svolto nel pieno rispetto delle regole di ordine e sicurezza e gran merito è dovuto agli organizzatori del comitato presieduto da Tore Fara e ai cavalieri che hanno organizzato e interpretato con straordinaria disciplina una corsa sfrenata, notoriamente a rischio, che ha riservato continui momenti di entusiasmo e ha esaltato le capacità di guida, equilibrio e abilità dei fantini.

Una grande festa dunque, che ha coinvolto come sempre l’intera comunità, impegnata perché la manifestazione fosse perfetta.

Emidio Muroni

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