La Nuova Sardegna

Sassari

Soppressa la scuola di polizia a cavallo 

di Barbara Mastino
Soppressa la scuola di polizia a cavallo 

Burgos, il decreto di chiusura è stato firmato nei giorni scorsi. La struttura era costata 15 milioni di euro

08 luglio 2017
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BURGOS. Sembrava evitabile, ma è ufficiale da una manciata di giorni la decisione del Ministero dell’Interno della chiusura, a decorrere dal primo gennaio prossimo, della Scuola di Polizia a Cavallo di Burgos. Evitabile perché solo poche settimane fa lo stesso Ministero aveva richiesto alle istituzioni e ai sindacati “osservazioni”, ovvero pareri contrari, a detta chiusura, poi decisa, come denuncia il sindacato di Polizia Consap, senza tenere conto delle “osservazioni richieste”.

Ecco quindi che la struttura, costata più di dodici milioni di euro ma mai entrata effettivamente in attività - ma che occupa attualmente 19 unità del corpo di Polizia di Stato e altre dieci di Polizia Penitenziaria - sarà chiusa senza (a quanto pare) possibilità di ripensamenti. Eppure si sono mossi il sindacato, le istituzioni e la politica: la mozione contro la chiusura, redatta dal consigliere regionale di Art.1-Sdp Daniele Cocco e sottoscritta da tutti i capigruppo consiliari, ancora attende di essere discussa in consiglio regionale, segno evidente che i tempi del Ministero, quando c’è aria di tagli, sono molto più veloci di quelli della politica regionale.

Se il Consap ha ancora «tante osservazioni da fare, che saranno inviate a breve al Ministero, in attesa della scadenza del primo gennaio» dice il segretario territoriale Massimiliano Pala, nel territorio purtroppo si è già capito, e non da oggi, che quel presidio, così fortemente voluto anni fa per ribadire la presenza dello Stato in un territorio “difficile” e insieme per creare occupazione in un indotto, come quello del comparto cavallo, fortemente in sofferenza, da tempo aveva ricevuto la sua condanna alla chiusura.

Inaugurata nel 2011, la Scuola di Polizia a Cavallo di Burgos (costata circa 15 milioni di euro, di cui 5 del fondo di sviluppo europeo) era stata creata «per favorire sviluppo e lavoro nel territorio ma anche per istituire un presidio permanente interforze nell’ambito di un generale progetto di diffusione della sicurezza e della legalità nei travagliati territori del Goceano». Era questo il desiderio dell’allora ministro dell’Interno Beppe Pisanu, che sin dal 2004 appoggiò l’idea che divenne realtà nel marzo 2011. Ma negli anni tante cose sono cambiate, lo Stato ha dirottato altrove le risorse e ha abbandonato l’idea di creare in Sardegna delle forze dell’ordine specializzate nel controllo a cavallo, privilegiando - per esempio - la Scuola di Polizia a Cavallo di Ladispoli. Uno stato di cose che di fatto ha privato il Goceano di un presidio di Polizia ma anche, come detto, un indotto per il comparto dell’allevamento equino e per tutta una serie di lavoratori, artigiani e professionisti che da quell’istituzione avrebbero dovuto trovare giovamento, sollievo.

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