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L’università di Edimburgo studia in 3d le domus de janas di Ossi

L’università di Edimburgo studia in 3d le domus de janas di Ossi

OSSI. Ha preso il via un progetto di rilievo 3D delle necropoli a domus de janas del territorio di Ossi, finanziato dal "Carnegie Trust for the University of Scotland". Diretto da Guillaume Robin...

12 luglio 2017
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OSSI. Ha preso il via un progetto di rilievo 3D delle necropoli a domus de janas del territorio di Ossi, finanziato dal "Carnegie Trust for the University of Scotland".

Diretto da Guillaume Robin dell'Università di Edimburgo, si avvale della collaborazione dell'Università di Aix-Marseille (Florian Soula), della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Sassari e Nuoro (Nadia Canu), della Associazione Archeofoto Sardegna, del Comune di Ossi (assessore all'Archeologia Fabio Mudadu e alla Cultura Laura Cassano). Dopo lo studio pubblicato da Pina Derudas in "Archeologia nel territorio di Ossi" si tratta del primo importante lavoro di approfondimento su alcuni tra i principali complessi archeologici relativi all'età prenuragica, stavolta curato da un'équipe internazionale.

L'équipe di lavoro sul campo è formata da Guillaume Robin, Florian Soula e tre studenti dell'Università di Edimburgo. Il progetto ha due obiettivi: il primo è l'esecuzione di un rilievo 3D preciso e completo delle necropoli a domus de janas di Mesu 'e Montes, S'Adde 'e Asile e S'Isterridolzu, usando tecniche fotogrammetriche di dettaglio per rilevare l'architettura e gli spazi interni delle tombe, mentre per mezzo di un drone verrà effettuato un rilievo 3D georeferenziato della topografia delle necropoli. Il secondo è quello di cercare di capire dove viveva la popolazione che usava le necropoli durante il Neolitico finale e l'Età del Rame (4400-2300 a.C. circa).

Il progetto quindi comprenderà le ricognizioni delle aree intorno alle necropoli per la ricerca di materiale di superficie (resti fittili, selce, ossidiana, ecc).

La distribuzione di questo materiale sarà registrata con un GPS topografico, senza procedere alla raccolta, al fine di avere una mappatura che permetta di capire meglio come era il paesaggio prima dell'età nuragica.

La scelta delle necropoli di Ossi si basa su diverse particolarità. A S'Adde 'e Asile e Mesu 'e Montes si trovano delle tombe con diversi tipi di decorazioni: incise o scolpite con elementi che imitano l'architettura o a carattere simbolico come teste di bovini, ecc; tombe semplici ed altre molto complesse, come la Tomba Maggiore, che con i suoi 20 ambienti è la più articolata sinora studiata; fenomeni di riutilizzo anche durante l'età nuragica. Dati interessanti, che possono fornire valide informazioni sulla vita quotidiana durante la Preistoria, sono la presenza di resti di ceramica, selce e frammenti di altri materiali archeologici. Un laboratorio ideale, secondo il direttore del progetto Guillaume Robin, per ricerche su aspetti che interessano la preistoria di tutta la Sardegna e possono avere notevole importanza anche a livello europeo, i cui dati, messi in rete, favoriranno la valorizzazione dei siti.

Per il sindaco Serra e gli assessori Mudadu e Cassano "una prestigiosa vetrina a livello internazionale in termini scientifici e culturali".

Pietro Simula

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