La Nuova Sardegna

SASSARI. Sarà eseguita lunedì mattina l'autopsia sul corpo di Christian Ubaldo Piredda, il sassarese di 21 anni annegato poco prima delle 16 di ieri, 14 luglio, a Balai nonostante i tentativi di rianimarlo del personale medico del 118 e dei volontari dell’Avis. La Procura della Repubblica di Sassari vuole capire quali siano state le cause della morte del giovane, che si era buttato in mare assieme al padre Franco dagli scogli, ma che poco dopo aveva avuto  delle difficoltà.

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La sua morte ha gettato nello sconforto le tantissime persone che lo conoscevano, soprattutto nel quartiere del Monte Rosello, a Sassari, dove viveva con la madre. Una faccia da ragazzino e una responsabilità grande quella di Christian, “Chicco” per gli amici: da pochi mesi era padre della piccola Helena, l’amore della sua vita. Sempre in movimento, una curiosità innata e una carica che sembrava inesauribile. In questi giorni era preso dai preparativi dei Candelieri che nei quartieri cominciano molto prima delle sfilate ufficiali. Era stato un portatore dei “medi”, ma era alla ricerca di un lavoro.

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Un impiego anche stagionale, insomma una di quelle occupazioni che nei momenti critici ti aiutano a fare fronte agli impegni di un padre-ragazzino. Amava il mare, ogni volta che poteva faceva una puntatina, a Porto Torres o a Platamona, preferibilmente sugli scogli. Quella passione che ieri lo ha strappato ai suoi cari a soli 21 anni.