La Nuova Sardegna

Sassari

Supermarket della droga nella pineta di Pattada

di Elena Corveddu

Rinvenuti modelli artigianali di narghilè ricavati da bottiglie di vetro e plastica Cresce l’allarme tra i cittadini. Il Comune assicura la massima sorveglianza

20 luglio 2017
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PATTADA. «Assistere allo spaccio e all’uso di sostanze stupefacenti alla luce del giorno è ormai un fatto abituale». È la denuncia che i cittadini di Pattada hanno fatto tramite i social fino a far mobilitare le istituzioni. «Nella nostra pineta, alla luce del sole, assistiamo ormai indifferenti allo spaccio di sostanze stupefacenti tra giovanissimi e adulti. Siamo terrorizzati da quanto i nostri ragazzi stiano sprofondando nella noia e si rifugino in droghe e medicinali usati per creare mix micidiali».

L’ultimo episodio risale a qualche giorno fa quando nella pineta “Salvatore Pala” sono stati trovati alcuni zainetti contenenti vari kit di preparazione di arnesi usati di solito per fumare marijuana assieme a medicinali. Si tratta di simil “bong” e narghilè fatti alla buona con bottiglie di vetro e plastica ma che danno i risultati sperati: lo sballo forte e immediato. Il fatto salta fuori dopo il tam tam di qualche giorno fa nei social WhatsApp e Facebook. «Sembra che la questione non riguardi nessuno» è il commento più diffuso che mette ansie e timori a chi invece è più attento ai problemi della comunità. E proprio in un recente incontro sulla sensibilizzazione delle famiglie sull’uso di stupefacenti leggeri e meno leggeri, organizzato dal Comune di Pattada con la parrocchia e il vescovo di Ozieri Corrado Melis, assieme alle scuole, «quel che è balzato agli occhi è stata la ridottissima presenza di genitori con figli giovanissimi e giovani». «Riprenderemo – ha detto il primo cittadino Angelo Sini – con un percorso più mirato sperando che le famiglie si rendano conto della gravità del problema. L’intenzione della nostra amministrazione comunale è quello di coinvolgere anche il centro Lares di Ozieri. La diffusione delle droghe leggere, e meno leggere, tra i giovanissimi del nostro paese è segno di un grave malessere sociale che deve essere arginato il prima possibile. Le nuove generazioni si avvicinano sempre prima al consumo di sostanze stupefacenti spesso ignorando effetti e conseguenze».

E tra i cittadini crescono i timori: «Il nostro boschetto non era teatro di simili scene. Adesso gli spacciatori agiscono indisturbati anche alla luce del sole. Trovare nelle vie della pineta, più o meno nascoste, simili oggetti è un chiaro segnale che ci dovrà far riflettere».

I carabinieri della stazione di Pattada, venuti a conoscenza del fatto ma non in possesso del materiale, continuano nell'opera quotidiana di prevenzione sperando nella collaborazione dei cittadini e delle istituzioni.

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