La Nuova Sardegna

Sassari

La fontana di Rosello chiusa ai turisti

di Vincenzo Garofalo
La fontana di Rosello chiusa ai turisti

Altri due simboli della città come il Barbacane in piazza Castello e la Frumentaria vietati ai visitatori per lavori in corso

21 luglio 2017
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SASSARI. «Il sito è momentaneante chiuso. Vogliate scusare per il disagio». Il cartello con il messaggio di scuse, sbagliato, appiccicato con lo scotch sul cancello inesorabilmente chiuso, e l’erba alta, incolta, che assedia la fontana di Rosello sono il biglietto da visita che accoglie i visitatori nella “Sassari città turistica”.

Eppure sul sito internet “Turismo Sassari”, curato dal Comune, la fontana è presentata con orgoglio come «il simbolo della città». Un simbolo che dopo la manifestazione “Monumenti aperti”, il 7 maggio scorso, ha chiuso i cancelli. E non è il solo. Alla Fontana di Rosello sbarrata fanno compagnia il barbacane del Castello aragonese, in piazza Castello, e il Palazzo della Frumentaria. Il primo è chiuso dal 3 maggio a causa di un allagamento provocato dalla rottura di una condotta Abbanoa, e il cartello affisso sulla vetrata dell’ingresso è degno di una sfinge: «Il sito resterà chiuso per lavori di manutenzione straordinaria fino a data da destinarsi. Al termine dei lavori sarà prontamente annunciata la riapertura». Il messaggio illuminante è scritto anche in inglese, ma ancora una volta il refuso ci ha messo lo zampino, trasformando la parola inglese maintenance (manutenzione) nello sconosciuto neologismo “mantainance”.

Errori da tastiera a parte, due mesi e mezzo non sono stati sufficienti per rimediare alla tubatura rotta, aspirare l’acqua che aveva sommerso i sotterranei dell’antico castello e rimuovere il fango che si è creato. E il pronto annuncio di riapertura non è ancora arrivato.

Altrettanto misteriosa è la chiusura della Frumentaria, solitamente sede di apprezzate esposizioni artistiche e storiche. In questo caso il messaggio esposto sulla bacheca accanto al portone sbarrato non ha errori di battitura, ma non lascia molte speranze: «Si avvisano i signori utenti che il Palazzo della Frumentaria rimarrà chiuso per lavori fino a data da definire».

E intanto i turisti che si avventurano per le vie del centro storico restano fuori. «È un peccato», dice una signora francese stoppata dal cancello chiuso a pochi metri dalla Fontana di Rosello. Tiene in mano una guida turistica della Sardegna e aspetta che il marito scatti qualche foto a distanza del monumento seicentesco: «È la prima volta che veniamo in Sardegna, ma non siamo interessati solo alle spiagge, vogliamo conoscere le città, i nuraghi, la storia. È un vero peccato che questo sito sia chiuso, perché troviamo che Sassari sia una città carina, sembra vitale, allegra».

Se tre siti fondamentali nella storia della città e per le sue ambizioni turistiche restano chiusi, altri funzionano alla grande: Palazzo di città lavora a pieno regime, le Cantine del duca, a Palazzo ducale, Palazzo d’Usini, l’ex Infermeria San Pietro e l’archivio storico in via Insinuazione, il Museo diocesano anche. E poi il Museo nazionale Sanna e il Mus’a Pinacoteca del Canopoleno: «Tante presenze, molti stranieri, soprattutto francesi e spagnoli», confermano all’Infopoint turistico di via Sebastiano Satta, «Purtroppo registriamo comunque un calo. È inutile dire che la diminuzione dei collegamenti aerei Ryanair si fa sentire. Mancano in particolare gli inglesi e i turisti del nord Europa».

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