La tassa di sbarco? «Aiuterà l’Asinara»
Il M5S difende la scelta dagli attacchi della minoranza: con gli incassi miglioreremo i servizi
21 luglio 2017
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PORTO TORRES. La maggioranza pentastellata difende strenuamente la proposta di istituire il contributo di sbarco per chi visita il Parco nazionale dell’Asinara – che prevede di applicare il primo agosto – e non gradisce gli attacchi provenienti sia dalla parte politica e sia dalle istituzioni.
«La minoranza fa polemiche inutili in quanto l'isola ha necessità di un rilancio – dice il M5S –, ma servono le risorse e gli introiti saranno un beneficio per operatori, turisti e lavoratori: sembra quasi che tutti i problemi dell’Asinara siano sorti negli ultimi due anni, ma l’opposizione sa benissimo che il Parco è stato gestito in modo inadeguato dalle precedenti amministrazioni».
La maggioranza che governa il Comune restituisce quindi le accuse ai mittenti e rilancia la volontà di valorizzare l’isola-parco proprio con l’applicazione del contributo di sbarco. «Le casse del Comune non sono piene di gettoni d'oro – aggiungono – e servono soldi per pagare i servizi che consentono di mantenere fruibile l'Asinara. Con il contributo riusciremo a garantire molte attività, e in prospettiva garantire un numero di presenze maggiore».
La decisione della compagine grillina è maturata nei mesi scorsi, dopo un confronto con la struttura finanziaria, e mai come questa volta si vuole portarla avanti confidando nell’incremento delle visite turistiche nell’ultimo mese estivo.
«Non capiamo neanche come mai il contributo venga così tanto osteggiato dal vicepresidente del Parco nazionale dell'Asinara – concludono i pentastellati – e sindaco di Stintino Antonio Diana: dovrebbe sapere che in molte delle destinazioni mondiali scelte dai viaggiatori le amministrazioni hanno introdotto metodi di tassazione o contribuzione turistica, esperimenti sempre andati a buon fine». (g.m.)
«La minoranza fa polemiche inutili in quanto l'isola ha necessità di un rilancio – dice il M5S –, ma servono le risorse e gli introiti saranno un beneficio per operatori, turisti e lavoratori: sembra quasi che tutti i problemi dell’Asinara siano sorti negli ultimi due anni, ma l’opposizione sa benissimo che il Parco è stato gestito in modo inadeguato dalle precedenti amministrazioni».
La maggioranza che governa il Comune restituisce quindi le accuse ai mittenti e rilancia la volontà di valorizzare l’isola-parco proprio con l’applicazione del contributo di sbarco. «Le casse del Comune non sono piene di gettoni d'oro – aggiungono – e servono soldi per pagare i servizi che consentono di mantenere fruibile l'Asinara. Con il contributo riusciremo a garantire molte attività, e in prospettiva garantire un numero di presenze maggiore».
La decisione della compagine grillina è maturata nei mesi scorsi, dopo un confronto con la struttura finanziaria, e mai come questa volta si vuole portarla avanti confidando nell’incremento delle visite turistiche nell’ultimo mese estivo.
«Non capiamo neanche come mai il contributo venga così tanto osteggiato dal vicepresidente del Parco nazionale dell'Asinara – concludono i pentastellati – e sindaco di Stintino Antonio Diana: dovrebbe sapere che in molte delle destinazioni mondiali scelte dai viaggiatori le amministrazioni hanno introdotto metodi di tassazione o contribuzione turistica, esperimenti sempre andati a buon fine». (g.m.)
