La Nuova Sardegna

Sassari

Tumori al seno, la Smac è realtà

di Paoletta Farina
Tumori al seno, la Smac è realtà

In un mese di attivazione del servizio dell’Aou sono già 112 le donne prese in carico per le terapie

22 luglio 2017
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SASSARI. Primi passi verso la realizzazione della Breast Unit, il centro multidisciplinare per la diagnosi e la cura del tumore al seno. Sono già 112 le pazienti seguite dall’Azienda ospedaliero universitaria nella Smac, l’«affettuosa» sigla che rappresenta l’embrione della struttura fortemente voluta e sollecitata dalle donne del territorio che riunite in comitato hanno attuato e continuano ad attuare manifestazioni di sensibilizzazione e protesta. Complice il numero verde istituito per favorire le ammalate o sospette ammalate di carcinoma alla mammella nella presa in carico presso il servizio, la creazione di un team di medici e operatori sanitari che vanno dal chirurgo all’oncologo fino allo psicologo, una migliore organizzazione e collaborazione tra medici, le pazienti hanno finalmente un punto di riferimento nato per evitare di sottometterle all’umiliante peregrinazione da un reparto all’altro con l’impegnativa stretta in mano.

I risultati raggiunti in un mese di lavoro (si è partiti il 5 giugno) sono stati illustrati ieri mattina dal direttore generale dell’Aou, Antonio D’Urso, dai medici responsabili – il chirurgo Alberto Porcu e l’oncologo Antonio Pazzola – e dalla coordinatrice infermieristica Maria Corongiu, presente anche il responsabile del servizio produzione, qualità, risk management Roberto Foddanu. All’appuntamento non è mancato l’assessore regionale alla Sanità, Luigi Arru, che ha messo alcuni puntini sulle “ i” della riforma di cui è autore e sull’assistenza sanitaria generale. Nessun trionfalismo da parte di Antonio D’Urso e dell’assessore per la partenza della Smac (Senologia multidisciplinare aziendale coordinata): entrambi hanno affermato di aver mantenuto l’impegno morale preso con le associazioni femminili alcuni mesi fa. D’Urso ha umilmente ammesso che ancora molto resta da fare ma che la Breast Unit non è in discussione, «tanto che ho inserito il progetto nell’atto aziendale che presenterò alla Regione entro il 15 agosto». E ha ringraziato sia gli operatori sanitari che il comitato e i gruppi femminili per il contributo dato «nella condivisione del progetto che deve diventare il metodo con cui affrontare l’assistenza ai malati: tutta l’organizzazione deve ruotare intorno a loro».

In cifre, «la Smac ha già prodotto un aumento di pazienti del 20 per cento», ha evidenziato il professor Alberto Porcu. Casi quindi sottratti alle spese per le cure in altre regioni (si calcola che siano 5000 i sardi colpiti da tumori che vanno a curarsi altrove). «Abbiamo professionalità ed eccellenze, su queste dobbiamo puntare», ha detto l’assessore Arru. Che insieme a D’Urso ha dichiarato la disponibilità a risolvere i problemi recenti legati alla mancanza di farmaci chemioterapici , ma anche alla necessità di attrezzature. Spesso strumenti diagnostici come la risonanza vanno in tilt, eppure in Sardegna c’è il più alto numero di queste apparecchiature, ha affermato l’assessore, «ma per Sassari ci sono 190 milioni per il nuovo ospedale che elimineranno le difficoltà finora riscontrate».

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