La Nuova Sardegna

Sassari

Olmedo, la casa non si può costruire: c’è un cavo dell'Enel

di Luca Fiori
Olmedo, la casa non si può costruire: c’è un cavo dell'Enel

La scoperta dei proprietari dopo lo scavo per le fondamenta. Ente e Comune non intervengono, lavori fermi da aprile

24 luglio 2017
2 MINUTI DI LETTURA





OLMEDO. Era stato interrato là sotto, a un metro e mezzo di profondità, dai tecnici dell’Enel che all’epoca - era il 1978 - non potevano immaginare che tipo di espansione urbanistica avrebbe avuto Olmedo. Trentanove anni dopo quel cavo di media tensione da 15mila volt, che taglia in due il cantiere in cui un insegnante di 42 anni e sua moglie sognavano di vedere nascere la casa dei loro sogni, è riemerso dal terreno trascinandosi un mare di problemi che ora - né l’ente gestore dell’energia elettrica né il Comune - trovano il modo di risolvere.

Un tira e molla che ha costretto Luca Sannia, insegnante di Olmedo di 42 anni e sua moglie, anche lei insegnante originaria di Sassari, a rivolgersi a un avvocato. Dopo file interminabili negli uffici dell’Enel e in quelli del Comune di Olmedo in cerca di una soluzione che non è arrivata, i due insegnanti hanno chiesto aiuto a un legale. L’avvocato Gian Mario Riu si è immediatamente attivato e la richiesta di rimozione immediata del cavo che impedisce alla famiglia Sannia di costruirsi la casa è stata recapitata a Roma, alla sede legale dell’Enel, il 15 luglio scorso. Dopo oltre un mese la società che distribuisce l’energia elettrica non ha però dato alcuna risposta. «Il prossimo passo - si rammarica Luca Sannia - sarà la presentazione di un esposto in Procura».

[[atex:gelocal:la-nuova-sardegna:site:1.15655230:gele.Finegil.Image2014v1:https://www.lanuovasardegna.it/image/contentid/policy:1.15655230:1653454255/image/image.jpg?f=detail_558&h=720&w=1280&$p$f$h$w=d5eb06a]]

L’insegnante di Olmedo e sua moglie avevano acquistato il terreno nel centro abitato del paese all’inizio di quest’anno, certi che fosse libero da servitù e da vincoli di ogni tipo. L’acquisto era stato fatto attraverso il Comune, vecchio proprietario del lotto «alienato - si legge nella diffida inviata all’Enel - condizionatamente all’edificazione di un edificio abitativo». Una clausola della vendita prevedeva addirittura che i lavori dovessero iniziare entro un anno dal rilascio della concessione e ultimati non oltre tre anni.

A marzo di quest’anno, dopo aver ottenuto tutte le autorizzazioni dei caso Luca Sannia ha ingaggiato un escavatorista e ad aprile sono iniziati gli scavi. Pochi giorni dopo la scoperta del cavo e la brusca interruzione dei lavori. Informati dell’accaduto tecnici del Comune e dell’ufficio territoriale dell’Enel hanno fatto un sopralluogo ma nessuno è stato in grado di stabilire tempi e modi di rimozione. «Nel mentre - spiega Luca Sannia - io e mia moglie abbiamo contratto un mutuo con la banca e fatto progetti che se nessuno sposterà questo cavo dal nostro terreno non potranno essere realizzati».
 

In Primo Piano
La polemica

Pro vita e aborto, nell’isola è allarme per le nuove norme

di Andrea Sin
Le nostre iniziative