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Ex casa protetta Clemenza, è ancora stato di agitazione

Ex casa protetta Clemenza, è ancora stato di agitazione

OZIERI. Continua lo stato di agitazione proclamato dal sindacato Ugl Sanità tra i lavoratori dell’ex casa protetta Clemenza e Giuseppe Pietri, dopo che nei giorni scorsi il Comune ha ribandito l’appa...

25 luglio 2017
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OZIERI. Continua lo stato di agitazione proclamato dal sindacato Ugl Sanità tra i lavoratori dell’ex casa protetta Clemenza e Giuseppe Pietri, dopo che nei giorni scorsi il Comune ha ribandito l’appalto per la gestione esterna in seguito alla rinuncia della società torinese Cm Service che se lo era in precedenza aggiudicato.

Ugl Sanità aveva annunciato battaglia già nei mesi scorsi dopo l’annuncio della volontà dell’amministrazione di affidare la gestione della struttura per non autosufficienti a una ditta esterna: il sindacato ravvisava possibili rischi di perdita di posti di lavoro nonché un calo della qualità del servizio. Ne era nata una polemica che aveva coinvolto anche le forze politiche allora presenti in consiglio comunale o comunque operanti nel territorio, sfociata alla fine nella decisione di cedere comunque la struttura ma con una speciale clausola di salvaguardia dei posti di lavoro. Ora che, dopo un affidamento che avrebbe dovuto decorrere dai primi di luglio, la Cm Service ha rinunciato alla gestione e si deve procedere a un nuovo appalto, Ugl Sanità – che aveva comunque mantenuto lo stato di agitazione dei dipendenti – torna sul piede di guerra temendo il peggio. «A questo punto – dice la segretaria Ugl Antonella Tedde – possiamo solo sperare che questa sia la volta buona, anche perché non abbiamo assolutamente idea di cosa si riserva ai lavoratori se nessuno dovesse presentare la propria offerta al bando in oggetto. La ditta torinese giustifica la recessione con l’antieconomicità dell’eventuale investimento, per cui il bando riproposto esattamente con gli stessi requisiti non lascia ben sperare per una positiva risoluzione della questione. «Continueremo a essere vigili sulla vicenda – conclude la sindacalista – e a confermare il nostro impegno e sostegno ai lavoratori che oggi vivono nell’incertezza affiancandoli nella lotta per la salvaguardia dei posti di lavoro». (b.m.)

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