La Nuova Sardegna

Sassari

Le fonti sono abbandonate e Florinas resta a secco

di Mauro Tedde
Le fonti sono abbandonate e Florinas resta a secco

Protesta del sindaco contro Abbanoa: «L’acqua riforniva noi e altri paesi Ma l’ente gestore non provvede alla manutenzione dei nostri serbatoi»

25 luglio 2017
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FLORINAS. Situazione esplosiva a Florinas sul fronte dell’approvvigionamento idrico. In seguito ad una comunicazione di Abbanoa da oltre un mese è stata attivata in via preventiva per l’abbassamento del livello delle sorgenti causato dalla siccità l’interruzione del servizio idrico nelle ore notturne.

Nei giorni scorsi l’interruzione è stata anticipata alle 21 per rendere possibile il recupero delle sorgenti. Come se non bastasse però si sono verificati alcuni problemi al serbatoio principale di Monte Sorighe e il paese è rimasto letteralmente a secco da venerdì 21 a domenica 23 luglio. Problema poi risolto ieri in parte, con l’apertura manuale di una valvola. A denunciare la situazione il sindaco di Florinas Enrico Lubino, amareggiato dal fatto che l’ente gestore delle acque comunali Abbanoa lasci un intero paese senz’acqua nonostante sia autonomo e autosufficiente.

Florinas infatti è uno dei pochi paesi che non utilizza l’acqua dei bacini artificiali e anzi, paradossalmente, Abbanoa continua fornire l’acqua ai paesi vicini utilizzando le sorgenti del territorio di Florinas. «Il nostro paese - spiega il sindaco- è dotato di una rete di serbatoi alimentati da generose sorgenti, ma non si capisce come mai molti di questi serbatoti sono letteralmente abbandonati ed inutilizzati invece di essere sfruttati per sopperire all’abbassamento di portata delle sorgenti utilizzate».

Un esempio eclatante è la sorgente di “Cannia” che per anni alimentava anche Ossi, ora inutilizzata a causa delle grosse perdite lungo la condotta. Perdite provocate dal logorio del tempo visto che risalgono alla prima metà del 900. Altra fonte generosa è quella di “Siscia” che alimentava il serbatoio di “Sa Serra” (e anche Sassari) che, a caduta, alimentava il paese. In questo serbatoio funzionano due sole pompe assolutamente insufficienti per la sua portata d’acqua e così con il troppopieno l’acqua si perde nei campi.

«Sarebbe opportuno e urgente intervenire - sostiene il sindaco Lubino - cosi da compensare i problemi della siccità e garantire un servizio idrico puntuale ed efficace, seppure con le restrizioni, evitando disservizi che un paese come il nostro ricco d’acqua non dovrebbe avere. Vorremmo delle risposte e degli interventi mirati perché oltre che a riscuotere la bollette l’ente gestore deve anche essere bravo a gestire il nostro bene più prezioso».

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