La Nuova Sardegna

Sassari

Centro velico dimenticato e nelle mani dei vandali

di Gavino Masia
Centro velico dimenticato e nelle mani dei vandali

Incuria e degrado nella struttura realizzata di fronte al mare della Renaredda Carta (Ap): «Serve la manifestazione di interesse per affidarlo alle associazioni»

26 luglio 2017
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PORTO TORRES. Passano le stagioni e gli anni ma il centro velico della Renaredda continua a essere una delle incompiute comunali che nessuna amministrazione è riuscita a valorizzare. Prima c’era il problema che i 270mila euro stanziati per costruire la struttura davanti al mare non erano sufficienti, poi la promessa di reperire altri fondi per il completamento dei lavori per la realizzazione di servizi ricreativi. Quel centro velico per bambini con spazi e servizi accessori al piano terra - compresa un’ampia terrazza come luogo di ritrovo al primo piano - è insomma rimasta una mera intenzione sulla carta amministrativa. Un vero peccato, comunque, considerando che la struttura si trova davanti una piazza molto ampia e a pochi metri ci sono la spiaggia della Renaredda e quella dello Scoglio Lungo. Il golfo dell’Asinara, come tutto il nord Sardegna, potrebbe essere il paradiso di velisti e surfisti e quando si scatenano maestrale e grecale diventa il capo di gara ideale dove potersi allenare con tutti i generi di imbarcazioni. Dalle vele latine ai piccoli optimist, dagli agili “470” ai velocissimi catamarani, ai funambolici windsurf. Senza dimenticare, inoltre, che la città vanta una grande tradizione di velisti affermati e atleti olimpionici del canottaggio. Sull’argomento ha presentato una interrogazione urgente al sindaco il consigliere di Ap Alessandro Carta, chiedendo «se vi siano problematiche di carattere strutturale dell’edificio e se ritiene opportuno o meno attivare tutte le procedure necessarie al fine di pubblicare una manifestazione di interesse rivolta alle associazioni per affidare in concessione la struttura». Negli ultimi anni il centro velico è stato molto spesso teatro di incuria e degrado e mai è stato impiegato per gli scopi per i quali è stato costruito. «Solo per brevi periodi è stato utilizzato come magazzino – aggiunge Carta – o, come nel caso di qualche anno fa, come ludoteca stagionale, ma mai impiegato e valorizzato per le attività marinaresche ne tantomeno per attività educativo-ambientali nonostante la posizione di grande privilegio nel quale è collocato, a due passi dal molo turistico del nostro porto e fronte mare dello Scoglio Lungo. La struttura necessita sicuramente di maggiori cure e attenzioni e, magari, attraverso l’utilizzo di gruppi privati potrebbe diventare un centro importante per manifestazioni e iniziative di carattere marinaresco, subacqueo, sportivo ed ambientale necessarie per aumentare le presenze dei visitatori a Porto Torres».

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