La Nuova Sardegna

Sassari

asinara 

«La tassa di sbarco salverà l’isola»

Il sindaco Wheeler risponde alle critiche degli operatori del Parco

26 luglio 2017
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PORTO TORRES. «L’Asinara è un bene di tutti ma ricade nel territorio del Comune di Porto Torres: come amministratori abbiamo il diritto e anche il dovere di fare delle scelte e siamo convinti che il contributo di sbarco, i cui proventi saranno utilizzati per finanziare diversi servizi, sarà un’opportunità che farà crescere l'isola». Il sindaco Sean Wheeler interviene ancora una volta sul contributo di sbarco per chi visita l’Asinara, dopo le proteste degli operatori che lavorano sul Parco nazionale, perché crede che «i fini sembra non siano stati capiti da una parte dei cittadini e in particolare dagli operatori economici». Per il sindaco non è il momento di alzare muri, dunque, ma di dialogare. «Serve soprattutto uno sforzo, da parte di tutti, per capire perché è stato scelto il contributo di sbarco e a cosa servirà: oggi scontiamo anni di scarsa programmazione e la nostra intenzione invece è quella di accendere un faro sull’isola, accompagnarla in uno sviluppo di crescita. Per fare tutto ciò abbiamo bisogno di risorse che saranno completamente reinvestite nei servizi utili all’Asinara, come quello di raccolta e smaltimento rifiuti, progetti di recupero e salvaguardia ambientale, iniziative turistiche e culturali, interventi per la mobilità e per lo svolgimento di attività di controllo della polizia locale».

Wheeler evidenzia poi il risultato raggiunto con i bus dell’Atp sulle strade del’isola-parco: «Sino al 10 settembre sarà possibile viaggiare sui bus dell’Azienda pagando un biglietto di 2,50 euro, invece di 7». (g.m.)

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