La Nuova Sardegna

PORTO TORRES. Le difficili condizioni meteo-marine nel golfo dell’Asinara hanno portato martedì mattina lo spostamento dell’ormeggio dei traghetti Nuraghes e Rhapsody al porto industriale. Una situazione di emergenza dettata da norme di sicurezza verso passeggeri e mezzi trasportati sulle navi, dunque, non contemplata però nelle tabelle di Rete ferroviaria italiana che non ha atteso la coincidenza per accogliere i passeggeri sul treno. Molti di loro, dopo lo sbarco a terra, sono stati trasportati dalla navetta in direzione della stazione Porto Torres Marittima e non hanno trovato i vagoni ad attenderli per poter viaggiare verso altre destinazioni isolane.

Il tutto ha creato forti disagi e rabbia ai passeggeri in transito, comunque, impossibilitati ad arrivare a Macomer o Abbasanta nelle loro abitazioni o da parenti. Alcuni hanno dovuto rimediare attraverso il telefonino per rintracciare i familiari, mentre altri hanno cercato con altri mezzi (pullman o taxi) di raggiungere Sassari nella speranza di trovare una coincidenza per raggiungere le località prescelte. Oltre al danno della mancata coincidenza con il treno - che si verifica ogni qualvolta la nave ormeggia in ritardo per condizioni avverse del mare - c’è da aggiungere anche la beffa per i passeggeri che hanno trovato la sala d'attesa della stazione di via Ponte Romano completamente chiusa. Una criticità che a quanto pare dura da diverso tempo e non si riesce a capire perché un nuovo servizio da proporre alla clientela abbia le porte dell’ospitalità chiuse a lucchetto.

Un disservizio incredibile a danno delle persone che viaggiano, soprattutto dopo che Rfi aveva annunciato in pompa magna il corposo investimento (355mila euro) per poter riaprire la stazione. (g.m.)