La Nuova Sardegna

Sassari

Via Ponte Romano, slalom tra transenne e burocrazia

di Gavino Masia

La parte alta è chiusa da due anni e mezzo per un edificio mai messo in sicurezza Bloccato da settimane anche un altro tratto per i calcinacci caduti dal ponte

29 luglio 2017
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PORTO TORRES. Traffico rivoluzionato nella lunga via Ponte Romano a causa delle transenne che vietano il passaggio al traffico delle automobili. Alla vicenda emblematica della chiusura della parte alta della via dietro il Comune – che va incredibilmente avanti dopo circa due anni e mezzo – si aggiunge quella che porta verso la zona archeologica e l’ecocentro, interdetta al traffico da qualche settimana a causa della caduta calcinacci dal ponte in disuso.

Sulla parte della via che si affaccia in pieno centro storico l’iter amministrativo era addirittura cominciato con la prima ordinanza emessa dall’allora sindaco Beniamino Scarpa, per la messa in sicurezza di un edificio che presentava evidenti crepe nella facciata e cedimenti nel marciapiede. Da allora ad oggi è andata avanti una querelle tra i proprietari dell’immobile pericolante e l’amministrazione comunale, con anche un ricorso straordinario al capo dello Stato, e come conseguenza negativa la città è stata privata di una arteria di collegamento molto importante sia con altre vie del centro storico sia con quelle che portano al porto commerciale e in direzione del Lungomare.

L’arteria, inoltre, al calar della sera si presenta completamente buia e diventa preda dei giovani che buttano rifiuti di tutti i tipi al di là delle transenne che delimitano la vetusta abitazione. All’ordinanza sindacale di interdizione emanata per ragioni di sicurezza - che imponeva al titolare dell’abitazione in disuso l’utilizzo di sistemi di emergenza - non è finora riuscita a porre rimedio neanche l’amministrazione pentastellata: eppure c’è una nota dell’ufficio tecnico che suggeriva ai proprietari di disporre i puntelli in legno che sorreggono l’immobile con una inclinazione di 60 gradi, in modo da mantenere sempre in sicurezza la struttura e liberare così un tratto di carreggiata che permettesse il passaggio delle automobili. Sicuramente una soluzione non gradita dalla proprietà, ma a quanto pare il Comune vuole ora sostituirsi al privato e attraverso una ditta interverrà con urgenza attraverso la soluzione tecnica prospettata i mesi precedenti.

Vicino all’immobile vive anche un anziano disabile di 92 anni, che da un paio d’anni non può scendere in strada con la carrozzella. L’auspicio per i residenti della zona è che questa vicenda kafkiana si risolva una volta per tutte, perché la chiusura al traffico per oltre due anni fa venire meno l’interesse pubblico e quei servizi che l’istituzione deve salvaguardare a favore dei cittadini. Diversa tempistica di intervento, invece, per la chiusura della via Ponte Romano che si collega con via Fontana Vecchia, chiusa per il distacco di alcuni calcinacci, causati dal passaggio di un camion, dal fondo del ponte ferroviario. Il settore tecnico del Consorzio industriale provinciale ha rimosso i calcinacci pericolanti e installato delle reti di protezione in corrispondenza delle barriere poste ai lati del cavalcavia. «Il consorzio – dice il direttore generale Luigi Pulina – si riserva di effettuare a breve gli interventi necessari per il ripristino strutturale del calcestruzzo rimosso nel corso dell’intervento di messa in sicurezza: sono da escludere il pericolo di caduta di altri calcinacci e rilasciamo il nullaosta per la riapertura della strada».

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