La Nuova Sardegna

MORES. Nessun ostacolo alle migliorie nelle ex casermette di Mores, dove saranno possibili anche aumenti di cubatura una volta entrato in vigore il nuovo Piano urbanistico. Lo assicura il vicesindaco, e assessore ai Lavori pubblici anche nella precedente amministrazione, Enrico Virdis, in risposta alle richieste dei residenti, apparse nei giorni scorsi in queste pagine, che chiedevano all’amministrazione di sbloccare la situazione di stallo che impedisce di apportare migliorie a quelle abitazioni. «Non esiste più un “caso casermette” - dice Virdis - perché negli ultimi 15 anni i proprietari sono riusciti ad ottenere quanto a loro dovuto in conclusione di una lunga vertenza iniziata nei primi anni Ottanta, ossia la proprietà delle case di civile abitazione da loro costruite con immensi sacrifici all’interno degli ex capannoni militari. Abitazioni che hanno tutti i requisiti di legge per poter essere abitate. Per quanto concerne il divieto di effettuare lavori per apportare migliorie - dice inoltre Virdis - posso affermare serenamente che su queste strutture è possibile fare interventi manutentivi, che anzi sono auspicati, e faccio l’esempio di ripristino di intonaci, tegole, gronde e così via. I problemi sorgono quando si vuole aumentare la cubatura, nel qual caso, come per ogni altra costruzione, bisogna rispettare diverse leggi».

Novità arriveranno con l’entrata in vigore del nuovo Piano particolareggiato, «che era già pronto dal 2009 ma che è decaduto, manco a dirlo, a causa del cambiamento della normativa nazionale e regionale e del Piano urbanistico che, come è previsto dalla legge, deve essere redatto per intero da uno studio professionale». (b.m.)