La Nuova Sardegna

OSILO. Dopo otto anni di assenza, nelle stradine del centro storico di Osilo e in sa “Ya Manna” (la via grande, via Roma) si è ripetuta la magia dei suoni, dei colori, delle danze della Cavalcata osilese. Una festa che ha ribadito ancora una volta come in cima al Tuffudesu il legame con la storia e con la tradizione non sia un fatto episodico ma rappresenti parte fondante della cultura e dell’identità locale. Erano undici i gruppi partecipanti alla sfilata, con alcune eccellenze in rappresentanza del meglio del folclore isolano: Ottana, Orgosolo, Ittiri, Cabras, lo stesso Osilo fra tutti. Questo l’elenco di tutti i gruppi: “Merdules bezzos de Otzana”, di Ottana, associazione culturale folk “Sant’Andrea” di Gonnesa, associazione culturale di tradizioni popolari di “Biddobrana”, di Villaurbana, gruppo folk “Murales” di Orgosolo, gruppo folk “Gli Scalzi” di Cabras, associazione culturale folkloristica “Ittiri Cannedu”, associazione culturale folkloristica “Santu Bertulu” di Ossi, gruppo folk “San Nicola” di Sassari, gruppo folk “Uri”, associazione culturale “san Basilio” di Sennori, associazione folk culturale “A manu tenta” di Osilo, gruppo folk “Tuffudesu” di Osilo, coro “Sa cantoria de su Tuffudesu” di Osilo, Associazione ippica osilese. La sfilata è partita dal piazzale delle scuol e dopo essersi arrampicata per via Lamarmora, l’antica strada di accesso da Sassari, ha preso la discesa del Rosario, accompagnata a quel punto da calesse e carrozza riccamente addobbati. Poi, il tripudio è stato in via Roma, con due ali di pubblico davvero entusiasta, e i gruppi che proponevano le loro danze. Quelle danze che, con altrettanto successo, si sono tenute sul palco di San Valentino fino a notte fonda. Grande soddisfazione del sindaco, Giovanni Ligios e degli assessori Patrizia Puggioni e Simona Casu, che hanno seguito in prima persona tutte le fasi della manifestazione.

Mario Bonu