La Nuova Sardegna

Sassari

Candelieri, tutto pronto per la festha

di Antonio Meloni
Candelieri, tutto pronto per la festha

Oggi la discesa dei Medi, domani l’arrostita. E dal Comune arriva il rinvio definitivo alla partecipazione dei Facchini

10 agosto 2017
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SASSARI. Tutto pronto per la Faradda del 14 sera. Con il consiglio comunale che ha ufficialmente chiuso la “pratica” Facchini, congelando la partecipazione del gremio fino al via libera della commissione storica, che potrebbe arrivare già per il prossimo anno.

Nel mentre, dopo la discesa dei piccoli, la festa entra sempre più nel vivo, con i candelieri Medi che sfileranno oggi, con partenza alle 17 da largo Cavallotti. Sono 19 i ceri che sfileranno per le vie del corso, fino a raggiungere il piazzale della chiesa di Santa Maria di Betlem. E, dopo il successo dell'anno scorso si replica anche per questa edizione l'arrostita in Porta Sant'Antonio, prevista per le ore 20 di domani. In occasione dell'arrostita andrà in scena lo spettacolo comico “Opera da Tressardi”, un atto unico interpretato da Umberto, Angelo e Gigi Graziano, con Andrea Desole (piano e voce), Tore Moraccini (trombone), Gianpiero Carta (sax), Emanuele Dau (tromba), Luca Chessa (chitarra), Giovanni Pinna (basso), Marcello Canu (batteria) e Daniela Tola (corinaldo).

Via alla festa dunque. Con l’attenzione che fino ad ora è stata calamitata dalla sorte dei Facchini. Per loro si annuncia un altro anno di passione. Il consiglio comunale ha dato mandato alla commissione storica di monitorare ancora l’attività del sodalizio devoto alla Mercede. Questa volta senza una scadenza precisa, nel senso che, in automatico, lo stesso organo consultivo, incaricato da Palazzo ducale, comunicherà l’avvenuto adeguamento alle ben note prescrizioni che vincolano l’ingresso nel corteo del Voto. Con un esito del tutto simile a quello registrato in commissione, l’assemblea civica, nella serata di martedì, dopo una seduta lunga e travagliata, ha licenziato a maggioranza la pratica presentata in apertura dal sindaco Nicola Sanna. La maggioranza, compatta, ha votato a favore della delibera proposta dal sindaco, l’opposizione si è astenuta.

I Facchini, dunque, dovranno attendere ancora prima di scendere lungo il Corso, il 14 agosto, assieme agli altri gremi. Potranno farlo solo dopo avere dimostrato alla commissione storica di essersi adeguati, in toto, alle richieste relative al cambiamento del nome e all’eliminazione dall’abito di alcuni indumenti che dovranno essere sostituiti con altri più consoni al contesto socio-culturale della comunità gremiale.

Qualche scintilla in aula è partita dopo l’intervento della grillina Desirè Manca che ha in qualche modo messo in discussione il ruolo della commissione storica: «A distanza di un anno ci chiedete di tornare indietro perché lo dice una commissione, che, senza nulla togliere, è stata creata dalla giunta Ganau per esprimere pareri storici non vincolanti». Dai banchi della maggioranza, la replica non si è fatta attendere, Carla Fudoni, capogruppo del Pd, regolamento dei candelieri alla mano, ha letto testualmente l’articolo 4 nel punto in cui è detto che la Commissione è il riferimento per ogni atto di tutela storica della manifestazione. «Non diciamo no ai Facchini – ha ribadito il sindaco Nicola Sanna – la porta resta aperta, vogliamo solo che ciò avvenga quando la Commissione avrà accertato il rispetto delle prescrizioni». La proposta del consigliere Giuseppe Mascia (Pd) di fissare un incontro ufficiale tra le parti dopo la discesa è stata apprezzata. Se ciò fosse confermato, a settembre dovrebbero sedere allo stesso tavolo il gremio, la commissione e il sindaco.

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