Due arresti per l’estorsione all’ambulante
Ai domiciliari i giovani accusati di aver chiesto il “pizzo” a un commerciante straniero in viale Italia
10 agosto 2017
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SASSARI. Sono finiti agli arresti domiciliari i due giovani che a metà giugno avevano minacciato un venditore ambulante straniero che vende custodie per telefonini in viale Italia, chiedendogli 100 euro al giorno in cambio di protezione e poi gli avevano rovesciato la bancarella per spaventarlo e per dimostrargli che facevano sul serio.
Gli agenti della polizia locale hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice delle indagini preliminari nei confronti di G.M.L., con numerosi precedenti, 25 anni, e F.M.C., incensurato di 26 anni. L’accusa per entrambi è di tentata estorsione. Fondamentale per lo sviluppo dell’attività investigativa svolta dagli uomini della polizia locale guidati dal comandante Gianni Serra era stato l’utilizzo delle immagini degli impianti di video sorveglianza ai quali hanno avuto accesso i vigili urbani.
Il 15 giugno scorso i due giovani si erano presentati davanti alla bancarella dell’ambulante in viale Italia e con tono minaccioso gli avevano offerto protezione. «Ogni volta che passiamo ci devi dare 100 euro, devi pagare se vuoi che non ti succeda niente. Noi siamo la tua protezione...». L’ambulante aveva fatto finta di non capire e, anzi, aveva accennato una reazione. Per tutta risposta i due giovani avevano rovesciato la bancarella allestita in viale e Italia spargendo per terra tutta la mercanzia. La svolta nelle indagini circa un mese più tardi quando i due giovani avevano commesso un furto in via Quarto: avevano spaccato il vetro di un’auto in sosta e portato via un computer portatile e altri oggetti.
L’occhio di una telecamera della zona aveva registrato tutta la scena e immortalato i due. Le immagini erano arrivate alla polizia locale che le aveva esaminate insieme ad altri fotogrammi interessanti relativi al giorno della tentata estorsione ai danni dell’ambulante di viale Italia e chiuso il cerchio.
Gli agenti della polizia locale hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice delle indagini preliminari nei confronti di G.M.L., con numerosi precedenti, 25 anni, e F.M.C., incensurato di 26 anni. L’accusa per entrambi è di tentata estorsione. Fondamentale per lo sviluppo dell’attività investigativa svolta dagli uomini della polizia locale guidati dal comandante Gianni Serra era stato l’utilizzo delle immagini degli impianti di video sorveglianza ai quali hanno avuto accesso i vigili urbani.
Il 15 giugno scorso i due giovani si erano presentati davanti alla bancarella dell’ambulante in viale Italia e con tono minaccioso gli avevano offerto protezione. «Ogni volta che passiamo ci devi dare 100 euro, devi pagare se vuoi che non ti succeda niente. Noi siamo la tua protezione...». L’ambulante aveva fatto finta di non capire e, anzi, aveva accennato una reazione. Per tutta risposta i due giovani avevano rovesciato la bancarella allestita in viale e Italia spargendo per terra tutta la mercanzia. La svolta nelle indagini circa un mese più tardi quando i due giovani avevano commesso un furto in via Quarto: avevano spaccato il vetro di un’auto in sosta e portato via un computer portatile e altri oggetti.
L’occhio di una telecamera della zona aveva registrato tutta la scena e immortalato i due. Le immagini erano arrivate alla polizia locale che le aveva esaminate insieme ad altri fotogrammi interessanti relativi al giorno della tentata estorsione ai danni dell’ambulante di viale Italia e chiuso il cerchio.
