La Nuova Sardegna

OZIERI. In questa caldissima estate, l’apertura estiva della piscina comunale “Milena Seu” è stata davvero una manna dal cielo. Dopo varie traversie e lunghi periodi di chiusura dovuti a diversi inconvenienti tecnici e di manutenzione straordinaria l’attività natatoria sembra ormai essere ripartita alla grande e tornata ai livelli dei primi anni ’90, anni in cui le strutture di Puppurruju erano punto di riferimento per tutto il territorio. L’ultimo intervento attuato dall’amministrazione comunale ha fatto si che si riaprisse il tetto scorrevole dell’impianto riportando a cielo aperto lo specchio d’acqua e nel contempo, il grande impegno della Asd Nuoto Ozieri, ha permesso la sistemazione dell’area circostante con zone d’ombra e lettini e ombrelloni su zone a prato verde. Con la partenza del miniclub per i bambini, avviato nel mese di giugno e la contemporanea apertura al nuoto libero, la frequentazione della piscina è andata via via crescendo sino ad operare allo stato attuale a pieno regime. Si sono così riavvicinati anche i comuni limitrofi ed oggi nelle strutture ozieresi si trovano frequentatori che arrivano da Oschiri, Nughedu, Pattada, Buddusò, Tula e persino da Thiesi e Cheremule. In effetti l’intento primario che si voleva ottenere con la creazione della piscina comunale era proprio quello di fornire non solo alla città di Ozieri ma all’intero territorio del Monte Acuto e del Meilogu una struttura che potesse essere utilizzata per progetti intercomunali e interscolastici ed oggi, con la definitiva riapertura, tutto questo potrebbe nuovamente essere realtà. «Con un’operatività di 10 ore al giorno diamo la possibilità a chiunque di vivere la piscina con tranquillità e rilassamento – ha detto la responsabile dell’Asd Nuoto Ozieri Vania Venturicchi – ma la nostra attività non è solo di tipo ricreativo poiché durante l’anno abbiamo corsi dedicati agli adulti, ai bambini, acquagym e riabilitazione in acqua, lezioni mirate per normodotati e per disabili e ci stiamo organizzando anche per il nuoto neonatale». La funzione della piscina diventa, così, anche una funzione sociale rivolta alla presa di coscienza della vitale importanza del saper nuotare. «Siamo convinti che il nuoto e in generale il rapporto con l’ambiente acquatico debba essere parte di noi – ha aggiunto Venturicchi – e a tal proposito abbiamo presentato un progetto che vedrà coinvolti i ragazzi delle scuole elementari, medie e superiori, speriamo supportati dall’Unione dei Comuni e dalle amministrazioni comunali che già quest’anno in alcuni casi hanno usufruito delle nostre strutture».

Francesco Squintu