La Nuova Sardegna

Sassari

Alghero, l'ospedale Marino perde ortopedia e traumatologia

di Gianni Olandi
L'Ospedale Marino di Alghero
L'Ospedale Marino di Alghero

Da settembre il trasferimento al Civile. Il sindaco Bruno: nessuno smantellamento, ma vigileremo

13 agosto 2017
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ALGHERO. Dal 1° di settembre tutta l’attività di ortopedia e traumatologia dell’Ospedale Marino deve essere trasferita al Civile. Lo dispone una nota inviata dalla direzione dell’Ats Sardegna direzione di Sassari ai direttori del presidio sanitario locale. Provvedimento che peraltro era nell’aria e che rientrava in un progetto complessivo di riqualificazione della sanità algherese. La decisione non poteva non determinare sorpresa in quanto si parla di un impianto sanitario che vanta oltre un secolo di vita, 104 anni, e che è stato a lungo, dai tempi del professor Giuseppe Mastandrea ai più recenti del primariato di Giancarlo Melis, un punto di riferimento ad altissimo livello nei settori dell’ortopedia e traumatologia.

Tra i primi interventi critici quello del consigliere regionale di Forza Italia, Marco Tedde, cha riattiva una vecchia polemica :«Altro che 1° livello. Nel silenzio complice delle istituzioni locali prosegue il piano di smantellamento della sanità di Alghero e Ozieri». Secondo l’ex sindaco si tratta di :«Una chiusura effettiva di una struttura gloriosa per risultati e tradizioni. Ciò che più preoccupa è che questa chiusura viene realizzata con atti ferragostani estemporanei, senza un progetto complessivo di riqualificazione della sanità di Alghero e Ozieri. A meno che non si voglia attuare in modo furbesco e con artifizi amministrativi la proposta di riorganizzazione della rete ospedaliera fatta dalla Giunta Pigliaru, che però non è stata approvata dal consiglio regionale».

Sul provvedimento interviene anche dal sindaco di Alghero, Mario Bruno. «Ho avuto la disponibilità del direttore dell’Ats di Sassari, Giuseppe Pintor, per un incontro con i primari e il direttore del Presidio, alla mia presenza, subito dopo Ferragosto a Porta Terra. Servirà per esaminare criticità e trovare un equilibrio organizzativo, soprattutto dopo la decisione di trasferire al Civile l’Ortopedia e la sala gessi. Una decisione da tempo auspicata, soprattutto in previsione del nuovo ospedale, ma che deve trovare sinergie operative per una gestione ottimale delle sale operatorie. Con l’accorpamento dell’Ortopedia si prefigura per il Marino la funzione ospedaliera specialistica in riabilitazione, la lungodegenza per le post acuzie in modo da sgravare la medicina generale da ricoveri non sempre appropriati, e altri reparti specialistici (perché no, anche pneumologia e oncologia, oltre all’oculistica)».

Sempre sullo stesso argomento si registra un intervento di Tore Piana e Leonardo Correddu di Sardegna Italia Unica: «Negli ultimi 5 anni abbiamo assistito alla riduzione dei posti letto dell’ortopedia che da 58 sono passati a 21, adesso lo smantellamento e trasferimento al vecchio Ospedale Civile, di cui nulla può evocare una struttura che si rispetti, nulla può far sperare una minima parvenza di sanità o di assistenza, nulla è dedicato ma tutto è promiscuo».

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