La Nuova Sardegna

Sassari

Il giorno della Faradda ecco i Candelieri d’Oro

di Pinuccio Saba
Il giorno della Faradda ecco i Candelieri d’Oro

Premiato un emigrato di 62 anni che vive a Marsiglia dal primo luglio 1967 A un pensionato di 87 anni, residente ad Avezzano, il Candeliere d’Argento

14 agosto 2017
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SASSARI. Lo chiamano il Premio della Nostalgia, dedicato e riservato a chi da più tempo risiede lontano da Sassari e rientra in città in occasione della Festa dei Candelieri. Sì, perché quella di questa sera(si inizia alle 18) è certamente un omaggio alla Vergine Assunta ma è anche una “festa” di popolo. Che ieri ha vissuto l’ormai tradizionale appuntamento con la consegna dei Candelieri d’Oro, d’Argento e di Bronzo. E naturalmente, il Candeliere Speciale, di recente istituzione. Che in passato è stato assegnato a personaggi che hanno dato lustro alla Sardegna, pur non essendo nati a Sassari. È accaduto con Gianfranco Zola mentre ieri sera è toccato all’attrice Caterina Murino ricevere il Candeliere Speciale.

Una tradizione in evoluzione, quella della cerimonia di consegna dei Candelieri. Che vista la grande affluenza di pubblico si è spostata, anche se di poche decine di metri, nella vicina piazza Santa Caterina. Qui la giuria, dopo le selezioni dei giorni scorsi, ha annunciato i vincitori: il Candeliere di Bronzo (anche questo di recente istituzione) è andato a Giovanni Angelo Raimondo Pinducciu, nato a Thiesi nel 1937 e residente a Sassari dal 10 giugno del 1942. Un premio per gli accudiddi ma che risiedono a Sassari da più di 50 anni.

Il Candeliere di Argento è stato invece consegnato a Salvatore Manca, sassarese di 87 anni ma residente ad Avezzano fin dal 5 maggio del 1954, premio riservato al sassarese che da più tempo risiede “sul continente”.

Infine il Candeliere d’Oro, certamente il più ambito, che la giuria ha assegnato a Giuseppe Pala, 62 anni e residente a Marsiglia dal primo luglio del 1967. Un premio, il Candeliere d’Oro, per il quale è stata necessaria una piccola modifica al regolamento e che una volta veniva assegnato al sassarese che arrivava in città, in occasione della Faradda, dal paese straniero più lontano.

A chiudere il Candeliere d’Oro Speciale assegnato a Caterina Murino, cagliaritana di origine e residente da anni a Parigi. Attrice che però non ha mai dimenticato le proprie radici e anzi della sua sardità ne ha fatto un orgoglio. «È dentro me – aveva detto in un’intervista parlando della Sardegna –. Anche lontano si può fare tanto per questa isola». Per questo ha lavorato spesso con attori e registi isolani, oppure ha affrontato temi che esaltano le peculiarità anche storiche della Sardegna, come il film su Eleonora D’Arborea. Una «bellezza sarda – scriveva l’Ansa – che porta con se dall’isola forza d’animo, tenacia e tempra che vengono da una terra fondata sul matriarcato».

Ma la cerimonia di ieri sera è servita a ricordare o ringraziare altri personaggi che hanno dato lustro a Sassari, anche se non sono sassaresi. È il caso della targa donata all’arcivescovo padre Paolo Atzei «per le sue tredici Discese dei Candelieri». Momenti di grande commozione per la consegna - ai figli Valerio e Marina - della targa alla memoria di Salvino Pischedda per «la poetica delle sue opere e l’amore per la nostra città». Salvino Pischedda è infatti l’autore di brani celebri come Sassari in casthurina, Sozzara Mara, Pignendi e Cantendi, La Vecciaia è Carogna.

Ma dal palco, governato dalla giornalista Grazia Sini, è stato ricordato uno dei momenti più emozionanti della Festa dei Candelieri 2017 e cioè quando, il 4 giugno, il sindaco Nicola Sanna ha consegnato nelle mani di Papa Francesco il Candeliere Speciale Straordinario, subito dopo la celebrazione della messa di Pentecoste e in occasione dell’esposizione del simulacro della Vergine di Buoncammino.

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