Candelieri da record: in centomila per la "Faradda"
Gran folla per la Festha Manna di Sassari. Pioggia di fischi per il sindaco
SASSARI. La "Faradda" è un palcoscenico fatto di fede, tradizione, suggestione quello sul quale è andata in scena ieri sera, 14 agosto, la Festha Manna di Sassari. Ad assistere a uno degli spettacoli più attesi dell’anno c’erano oltre centomila persone stando ai primi calcoli. Fare una stima esatta in queste circostanze è davvero difficile ma nel percorso della faradda da piazza Castello – punto di partenza – e lungo tutto il Corso Vittorio Emanuele il colpo d’occhio era davvero impressionante: una fiumana di gente che occupava ogni angolo dell’acciottolato. Una lunga fiumana che ha atteso pazientemente il passaggio dei ceri. La processione è durata tante ore sino alla sua conclusione a Santa Maria di Betlem dove l'ultimo cero è entrato ben oltre la mezzanotte.
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Sicurezza. Un imponente protocollo di sicurezza è stato disposto dopo i fatti di Torino. Ieri a Sassari tutto è filato liscio grazie all’ottimo presidio di forze dell’ordine e volontari. L’amministrazione comunale ha predisposto anche un piano sanitario che prevedeva la collocazione di dieci ambulanze sparse per la città: una postazione medica avanzata in piazza Sant’Antonio in grado di garantire assistenza a otto persone contemporaneamente e una medicalizzata in piazza Mazzotti. Più le motomediche pronte a spostarsi velocemente per i vicoli del centro storico qualora se ne fosse creata la necessità.
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Brindisi e fischi. Nel palazzo di città il rito del brindisi "A zent'anni". Quindi l'uscita del sindaco nel Corso. Fischi, applausi, insulti in sassarese e poi strette di mano e richieste di selfie. E ancora fischi e nuovamente applausi e addirittura la nonnina di 102 anni che riesce ad attirare l’attenzione del primo cittadino dal lato della strada e gli sussurra all’orecchio «signor sindaco vada avanti». L’uscita di Nicola Sanna da Palazzo di Città è un mix di emozioni e di tensione per lui, la sua giunta e per chi deve garantire la sua incolumità in mezzo a una folla che urla e si agita.
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Stretti stretti dentro un cordone di polizia, carabinieri, guardia di finanza e polizia locale il primo cittadino e la giunta si tuffano in mezzo alla gente pochi minuti prima delle 22. Quando la fascia tricolore compare sulla soglia del Civico l’accoglienza è rumorosa. I fischi si sentono e anche qualche insulto. «Buffone, vai a casa» urla qualcuno. «Nicola pensa alla città» gli fa eco qualcun’altro. Ma lui, alla quarta Faradda da primo cittadino, non si scompone e va avanti come gli ha suggerito la nonnina che ha voluto salutarlo.
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