La Nuova Sardegna

BONO. Mentre perdura la grave siccità, che sta mettendo in ginocchio l’agricoltura, un nuovo appello alla Regione affinché programmi investimenti per irrigare le campagne del Goceano arriva dall’assessore all’Agricoltura della Comunità Montana del Goceano Bachisio Falchi. Un investimento «fattibile - dice Falchi - in quanto avrebbe una ricaduta economica sul territorio che renderebbe eccellente l’agricoltura in tutta la vallata che rappresenta il centro della nostra Regione». Portare l’irrigazione nel Goceano, sostiene Falchi, porterebbe un aumento di produttività del 40 per cento, poiché le aziende «hanno le capacità e le competenze per innalzare le produttività aziendale utilizzando l’acqua per colture ben oltre il 50 per cento». e invece gli investimenti vanno altrove, denuncia l’assessore di Bultei, e si pensa a «irrigare con investimenti milionari zone in cui le colture prevalenti sono cisto e cardi selvatici, con l’intento nascosto di qualche imprenditore turistico di poter utilizzare l’impianto di bonifica per creare 40 ettari di campi da golf, mentre la nostra fertilissima pianura di origine vulcanica e il nostro bestiame soffrono la sete». «Non si può far trascorrere altro tempo e far passare altri anni in attesa di non si sa quale miracolo economico - dice Falchi -, il territorio, l’intero Goceano con i suoi abitanti, deve essere messo in condizione di poter produrre senza continue richieste d’aiuto che ai più, passano come elemosine. Le nostre aziende sono in grado di camminare da sole chiedono solo interventi strutturali e pari dignità riconosciute ad altre zone agricole in Italia ed in Sardegna Le nostre aziende ed i nostri produttori agricoli, il Goceano e la nostra agricoltura - conclude l’assessore -, pretendono solo di avere le stesse possibilità date ad altre zone della nostra Regione e dell’Italia, coscienti che il terreno che si lavora è in grado di produrre e soddisfare fabbisogni superiori ai mercati locali». (b.m.)