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Oggi i due grandi ceri “ballano” nelle vie del paese

Oggi i due grandi ceri “ballano” nelle vie del paese

PLOAGHE. Sciolto e archiviato il voto secolare all’Assunta con la Faradda sassarese a con Sa Essida di Nulvi oggi sarà la comunità di Ploaghe a offrire i suoi due grandi ceri votivi alla Madonna di...

15 agosto 2017
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PLOAGHE. Sciolto e archiviato il voto secolare all’Assunta con la Faradda sassarese a con Sa Essida di Nulvi oggi sarà la comunità di Ploaghe a offrire i suoi due grandi ceri votivi alla Madonna di Mazzagosto. Come quella dei candelieri di Iglesias l’uscita dei candelieri di Ploaghe, omaggio dei agricoltori e dei pastori, coincide con la solenne processione dell’Assunta e non si tiene quindi alla vigilia della festa come accade a Sassari e a Nulvi. Anche se anche per i due ceri ploaghesi intitolati a San Pietro, patrono del paese e a Gesù Bambino, c’è un momento per così dire più popolare. I due ceri infatti vengono fatti sfilare già nel primo pomeriggio da due squadre di valenti portatori, sos de sutta, che affrontano con ritmo cadenzato un lungo percorso all’interno del paese, nel corso del quale sono previste dodici fermate, durante le quali sos de segus, gli organizzatori della festa, offrono bevande agli stessi portatori e a tutti i presenti. Arrivati all’undicesima fermata però gli animi chiassosi dei portatori e della folla si placano e la sfilata si trasforma in una vera processione. Il candeliere dei pastori, che per tutto il tragitto aveva preceduto quello dei agricoltori, cede il passo a quest’ultimo, in virtù di un antico privilegio e con un generoso inchino. I candelieri riprendono la loro marcia precedendo la solenne processione del simulacro della Vergine Dormiente per arrivare in piazza San Pietro dove, fra due ali di folla, al passaggio del simulacro della Madonna lo riveriscono con un solenne inchino. Più tardi faranno l’ingresso in chiesa anche i due candelieri: per primo quello degli agricoltori e per secondo quello dei pastori e rimarranno nella cattedrale per otto giorni. Non dopo però essersi esibiti in un lungo e spettacolare balletto nella piazza e in una serie di inchini sulla folla.

La festa proseguirà in serata in piazza San Pietro (alle 22) con il “Galà internazionale del folklore” e con la partecipazione dei gruppi folk “S. Manca” di Ploaghe, “San Giorgio” di Usini e “Santa Rughe” di Uri e con le esibizioni dei gruppi provenienti da Lettonia, Argentina, Colombia, El Salvador, Costa Rica e Messico, presentati da Giommaria Garau. Analoga uscita i due ceri ploaghesi faranno in occasione dell’Ottava della festa che, dopo le due uscite in occasione del Corpus Domini e della sua Ottava, chiuderà il ciclo annuale.

Mauro Tedde



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