La Nuova Sardegna

Sassari

Vestizione dei Candelieri una festa nella festa

di Piero Garau
Vestizione dei Candelieri una festa nella festa

Nella mattinata che precede la Faradda ciascun gremio li ha addobbati L’emozione e la gioia degli obrieri e portatori di partecipare a un evento unico

15 agosto 2017
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SASSARI. Suoni, colori, allegria e quella unica e magica atmosfera che da sempre caratterizza il rito della vestizione dei candelieri, che la mattina della Faradda, impegna portatori e gremianti nell’abbellire i maestosi ceri, con bandierine e bora bora di mille colori. Un rito, quello della vestizione, che da sempre affascina migliaia di sassaresi e turisti che invadono le vie del centro storico per l’anteprima della Festha Manna. Insomma, una festa nella festa. Durante la mattinata, dopo la preparazione dei ceri, i portatori hanno improvvisato qualche danza al suono dei tamburi, nei vicoli più caratteristici della città vecchia.

Nei visi e nella parole degli obrieri (anche in quelli che fingono spavalderia), si legge la tensione per un giorno speciale, unico, che non ha pari nella vita. Emozionato è senza dubbio Giovanni Ruiu (Ortolani), che dopo sedici anni riprende la bandiera con la stessa emozione della prima volta. «Quest’anno abbiamo voluto abbellire il capitello con tre colori, verde, marrone e giallo. In segno di augurio perché torni la pioggia e dia una mano agli ortolani che hanno bisogno di acqua per i loro campi».

Quarta discesa da obriere di candeliere per Salvatore Spada (Sarti). «Passano gli anni ma l’emozione è sempre grande anche se l’esperienza accumulata in tanti anni di gremio, mi aiuta non poco.

Anche Giuseppe Manca, dei Viandanti, esprime la sua gioia: « Per me è la seconda discesa, ma il 14 agosto è sempre un giorno magico. Da quarant’anni sono nel gremio e sembra ieri. Bellissimo».

Per Tony Pinna, dei Contadini, sarà una giornata speciale in tutti i sensi. « Questo è il mio esordio come obriere di candeliere. Sono tanti anni che vivo quasi quotidianamente la vita nel gremio e dopo quindici anni finalmente scendo con la bandiera, una gioia indescrivibile». “Battesimo” anche per Alessandro Virdis (Calzolai), anche lui alla prima discesa con la bandiera. “È un sogno che si avvera, sono felice. Dal 2008 sono gremiante e oggi mi tremano un po’ le gambe».

Entusiasmo anche da parte di Giovanni Pippia (Fabbri). «Da otto anni appartengo a questa corporazione, da obriere è la prima discesa. Da sempre emozionato come semplice obriere, figuriamoci oggi che scendo con la bandiera».

Marco Ciarula, dei Muratori, pensa a uno dei momenti più emozionanti per quanti partecipano alla festa dello scioglimento del voto alla Madonna dell’Assunta. “Vivremo momnenti davvero unici soprattutto quando entreremo in chiesa, a Santa Maria”. Bartolomeo Secchi (piccapietre), obriere ormai esperto essendo alla quarta discesa. «Come sempre un po’ di ansia ma dopo tanti anni di gremio, riusciamo a non farla vedere troppo». Anche Luigi Ibba (Falegnami) è la prima discesa da obriere di candeliere. «Già adesso, durante i preparativi sono entusiasta, stasera l’emozione sarà alle stelle”. Emanuele Mancadel gremio dei Massai). “ Per la seconda volta scendo con la bandiera, la prima è stata nel 2000. Dopo 24 anni di appartenenza al gremio, dire che sono felice è riduttivo. Porto lo stendardo di Sassari, un orgoglio immenso”. Infine Giovanni Farinelli (Macellai), anche lui alla prima discesa da obriere dopo undici anni da gremiante. «Un emozione grandissima, che non ha paragoni al mondo».

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