La Nuova Sardegna

PORTO TORRES. L’Area marina protetta del Parco nazionale dell’Asinara continua ad attrarre imbarcazioni con turisti stranieri che - non consultando i regolamenti riportati dalle carte nautiche - vanno a ormeggiare incautamente in una zona marina assolutamente vietata. A commettere l’infrazione ieri mattina è stato un cittadino di nazionale francese, a bordo di una imbarcazione da diporto di circa 12 metri, che è stato denunciato a piede libero dalla Guardia costiera perché era all’ancora nello specchio acqueo antistante Cala Sant’Andrea. Si tratta di un tratto di mare che ricade all’interno dell’area di riserva integrale, ossia lo specchio acqueo dove è assolutamente vietata la navigazione e l’ancoraggio ma anche qualsiasi attività legata alla balneazione. Un regolamento ferreo a tutela dell’ambiente marino quello in vigore dalla nascita del Parco, dunque, che dovrebbe essere a conoscenza di tutti i naviganti italiani e stranieri che si avventurano nelle acque interne dell’Asinara senza tenerne debitamente conto. Dopo le contestazioni dei militari, l’imbarcazione è stata scortata da Cala Sant’Andrea nel vicino porto di Stintino per ulteriori accertamenti ai documenti e per gli atti di polizia giudiziaria. Il Comandante dell’unità è stato quindi denunciato a piede libero alla Procura della Repubblica di Sassari per aver violato i divieti di navigazione ed ancoraggio all’interno del sito marino protetto. «L’attività di pattugliamento della Guardia continua regolarmente a tutela degli ecosistemi marini e della salvaguardia della vita umana in mare – dice il comandante della Capitaneria Paolo Bianca – ed è stata intensificata nell’ambito dell’operazione stagionale “Mare Sicuro”, tuttora in corso, che ha visto impegnati uomini e mezzi della Guardia costiera in mare e lungo le coste». (g.m.)