La Nuova Sardegna

Sassari

Servizi sociali a Sorso Il Comune annulla la gara d’appalto

di Salvatore Santoni
Servizi sociali a Sorso Il Comune annulla la gara d’appalto

La decisione dopo i rilievi della coop seconda classificata Modalità che non tenevano conto delle nuove normative

27 agosto 2017
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SASSARI. L’appalto dei servizi sociali è da rifare. La struttura amministrativa del Comune di Sorso ha revocato la gara in autotutela dopo aver stilato la graduatoria provvisoria. L’annullamento è arrivato dopo le proteste della seconda classificata che ha notato come il bando non rispettasse le ultime novità del codice degli appalti. Ora senza nuovi innesti il servizio sociale rischia di sprofondare nel caos. «Cercheremo al più presto una soluzione che ci consenta di continuare a dare risposte all’utenza», assicura il delegato alle Politiche sociali, Gianni Tilocca.

La storia. Per capire la portata della revoca della gara è necessario fare un passo indietro di circa un anno. Con una delibera datata 14 giugno 2016, la giunta comunale inaugurò una novità nel campo dei contratti pubblici: una proroga sine die. Aveva cioè stabilito che il rapporto con la Andalas de Amistade - la coop che dal 2013, a seguito di una gara a evidenza pubblica, gestiva i servizi sociali di Sorso - potesse andare avanti fino alla definizione della nuova gara d’appalto. Questo perché il contratto era già scaduto dal mese di giugno del 2016 e dal Comune non erano ancora pronti per lanciare il nuovo bando. Passarono 7 mesi, la nuova gara non arrivò e l’amministrazione si rese conto che la proroga fatta in quel modo - senza scadenza - era comoda quanto illegittima. Motivo per il quale il rapporto con la coop venne troncato di punto in bianco nel mese di gennaio di quest’anno e la giunta diede mandato alla struttura per fare una nuova gara.

Il bando. L’indizione della gara, lanciata sul sistema elettronico del Cat Sardegna, è arrivata il 25 maggio. La struttura amministrativa aveva messo a punto un bando per un appalto del servizio sociale professionale a supporto dell’ufficio che prevedeva un contratto di 36 mesi, quindi fino al giugno del 2020, con base d’asta fissata a 220mila euro (iva esclusa).

L’annullamento. I problemi sono nati fin dall’apertura delle prime buste, quando la seconda classificata, la Andalas de Amistade, ha sollevato una serie di contestazioni che però non hanno convinto la commissione. La procedura è quindi andata avanti fino all’aggiudicazione provvisoria. A quel punto, la seconda classificata ha formalizzato un accesso agli atti facendo notare, tra le altre cose, che la gara era stata indetta 5 giorni dopo l’entrata in vigore di alcune modifiche di legge al codice dei contratti, senza però considerarle. La svolta è arrivata con la determinazione 268 del 24 agosto 2017, con la quale la responsabile dei servizi sociali, Emerenziana Spanu, ha annullato la gara d’appalto in autotutela.

Il futuro. In Comune ora l’attenzione è concentrata sulla ricerca di una soluzione. «L’atto di indirizzo politico - spiega il consigliere Gianni Tilocca - indicava una strada per sopperire alle disfunzioni che si vengono a creare quando il personale non è sufficiente. Demanderemo alla struttura di trovare una soluzione che sia la più trasparente possibile che ci consenta di dare al servizio una dotazione di personale sufficiente».



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