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Sassari

la denuncia 

Manca (M5S): «Calancoi negato l’accesso agli atti»

Manca (M5S): «Calancoi negato l’accesso agli atti»

SASSARI. «Abbiamo un regolamento comunale che, almeno teoricamente, dovrebbe tutelare il lavoro di ogni singolo consigliere comunale, a prescindere dalla sua appartenenza ai gruppi di maggioranza o...

29 agosto 2017
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SASSARI. «Abbiamo un regolamento comunale che, almeno teoricamente, dovrebbe tutelare il lavoro di ogni singolo consigliere comunale, a prescindere dalla sua appartenenza ai gruppi di maggioranza o minoranza. Peccato che ciò, puntualmente, non avvenga e che soprattutto non esista un' autorità preposta che possa intervenire per garantire il pieno rispetto delle regole».

Così Desirè Manca, portavoce in consiglio comunale del Movimento Cinque Stelle che sottolinea «l’esistere e il persistere di una situazione che, a palazzo Ducale, troppe volte ha condizionato l’agire di chi, consigliere investito del suo ruolo dalla cittadinanza, vorrebbe - e dovrebbe - svolgere semplicemente il suo lavoro».

«Tutto succede a Sassari, al Comune di Sassari – attacca la consigliera comunale pentastellata – Io stessa più volte ho denunciato la non applicazione del regolamento. Esempio? Richieste di accesso agli atti che vengono evase non dopo i tre giorni previsti dalle regole ma dopo due mesi e successivamente a varie insistenze».

Accesso agli atti, ma non solo: «In qualità di vice presidente della commissione Ambiente del Comune di Sassari ho presentato formale richiesta di convocazione della stessa per parlare della situazione della discarica di Calancoi, identificata dai media locali come una pericolosa “bomba ad orologeria” e situata alle porte di Sassari - spiega la consigliera M5S Desirè Manca -. Ci servono informazioni a riguardo, occorrono dati e la programmazione di interventi di sicurezza. Da regolamento comunale la convocazione della Commissione sarebbe dovuta avvenire entro dieci giorni dalla richiesta: Sono trascorsi ben quattro mesi e ancora niente».

Sulla questione è stato consultato anche il Prefetto: «Mi è stato comunicato che lui non può intervenire in merito perché la Sardegna è una regione a Statuto speciale». Sull’ipotesi di presentare un esposto in Procura poi: «Mi è stato comunicato che nello specifico non si ravvisa ipotesi di reato trattandosi “soltanto” una mancanza di rispetto di un regolamento».

Infine l’affondo contro l’attuale amministrazione: «Si lavora cosi a Sassari: essere un consigliere di minoranza significa anche questo. Significa doversi confrontare quotidianamente con ripetuti ostacoli all’esercizio dell’incarico elettorale. Significa farlo in una dimensione in cui nessuno tutela il diritto di esercitare un ruolo preciso affidato a noi dalla nostra città».



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