La Nuova Sardegna

Sassari

I cittadini danno voti sul web al settore Pubblica istruzione

I cittadini danno voti sul web al settore Pubblica istruzione

PORTO TORRES. Sul sito web del Comune è possibile valutare i servizi amministrativi offerti dal Settore pubblica istruzione - nella sezione “Educazione e scuola” - attraverso il questionario sul...

05 settembre 2017
1 MINUTI DI LETTURA





PORTO TORRES. Sul sito web del Comune è possibile valutare i servizi amministrativi offerti dal Settore pubblica istruzione - nella sezione “Educazione e scuola” - attraverso il questionario sul monitoraggio delle attività svolte dagli uffici.

Il test contiene domande sulle modalità di accesso agli sportelli, valutazioni su orari e giorni di apertura, chiarezza della modulistica, competenza e cortesia del personale, tempestività nelle risposte, flessibilità e anche una sezione in cui indicare eventuali suggerimenti. Il Settore pubblica istruzione comprende attività amministrative propedeutiche allo svolgimento di servizi essenziali come il trasporto scolastico, la mensa e i voucher ai quali accedono centinaia di utenti.

Dai dati ricavati dal questionario è poi possibile avere un riscontro sulle iniziative da porre in essere per migliorare l’accessibilità del cittadino ai servizi essenziali offerti dal settore pubblica istruzione. «Intendiamo approfondire il grado di soddisfazione per i servizi amministrativi resi in un settore particolarmente importante come quello dell’istruzione dei ragazzi – dice l’assessora alla Pubblica istruzione Alessandra Vetrano – e ascoltare le famiglie destinatarie dei servizi: la loro opinione può essere utile per avere conferme sul lavoro che viene svolto quotidianamente o, eventualmente, per rimodulare aspetti del servizio che rendano più semplice il dialogo con gli utenti». (g.m.)

In Primo Piano

VIDEO

Il sindaco di Sassari Nanni Campus: «23 anni fa ho sbagliato clamorosamente. Il 25 aprile è la festa di tutti, della pace e della libertà»

L’intervista

L’antifascismo delle donne, la docente di Storia Valeria Deplano: «In 70mila contro l’oppressione»

di Massimo Sechi
Le nostre iniziative