La Nuova Sardegna

Sassari

Sassari, un ponte tra la Buddi Buddi e la ex 131

di Giovanni Bua
Un tratto ultimato della Buddi Buddi
Un tratto ultimato della Buddi Buddi

Riprende l’iter per la costruzione della bretella a nord ovest di Sant’Orsola, i primi progetti risalgono agli anni ’80

06 settembre 2017
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SASSARI. Un progetto posteggiato per decenni. Citato in ogni piano della mobilità, voluto, almeno teoricamente, da tutti, ma perso nelle secche della burocrazia, dell’esproprio di terreni, della perdita dei finanziamenti. A tirarlo fuori dal congelatore ora è arrivato Guido Sechi, amministratore straordinario della Provincia di Sassari, per nulla intenzionato a fare il passacarte in attesa di scoprire cosa sarà dei morti e risorti enti intermedi. Che, dopo aver concluso l’ennesima operazione di ripulitura del bilancio, ha pescato tra i residui i 2 milioni di euro necessari a rimettere sui binari l’opera.

Si tratta della famigerata bretella di collegamento della Buddi Buddi alla 131. Il cui progetto, aggiornato, è stato pre approvato da una conferenza dei servizi “sincrona”, come previsto dal nuovo Codice degli Appalti, nella quale lo scorso martedì si sono seduti intorno al tavolo i rappresentanti del Comune di Sassari, dell’Arst, della Soprintendenza ai beni archeologici e degli Enti gestori dei servizi pubblici a rete. Esprimendo tutti parere favorevole sulla localizzazione e sul tracciato dell’opera già coerente anche con gli strumenti di pianificazione urbanistica di Sassari, e fornendo le indicazioni necessarie per la risoluzione delle interferenze e prescrizioni utili per l’ultimazione della definitiva fase progettuale.

Si tratta del completamento di un’importantissima infrastruttura che venne iniziata negli anni ’80 dall’amministrazione provinciale con la realizzazione degli svincoli a piani sfalsati collocati immediatamente a ridosso della Buddi Buddi all’altezza di Rodda Quadda e non portata poi a termine per una serie di problematiche di varia natura dovute all’interferenza dell’opera con beni architettonici tutelati ed il venir meno di una quota consistente di finanziamento legata al Piano Nazionale della Sicurezza Stradale.

Soldi che ora Guido Sechi ha ripescato e reso disponibili, tappando i 2 milioni di euro di finanziamento statale nel mentre scomparsi, consentendo così di sbloccare l’iter di realizzazione dell’intervento.

Il progetto dell’opera, ora riproposto, è stato redatto dai tecnici del Settore viabilità della Provincia di Sassari per l’importo di oltre 5 milioni e 400mila euro. Prevede la realizzazione di un tratto di strada lungo circa 900 m - a partire dal tratto interrotto dello svincolo di Rodda Cuadda sino alla rotatoria sulla ex 131 nei pressi del quartiere Sant’Orsola passando attraverso un viadotto di 300 metri a dieci campate da 30 m erti ciascuna per il superamento della ferrovia e della vallata dell’omonimo quartiere.

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«Il collegamento è di importanza strategica - ha dichiarato l’amministratore straordinario Guido Sechi - nell’ambito della mobilità veicolare cittadina che, lambendo a nord ovest l’abitato di Sant’Orsola, permetterà di smistare i flussi di traffico provenienti dai principali centri abitati della parte nord orientale dell’hinterland sassarese direttamente sulla ex S.S. 131 per raggiungere le altre destinazioni del territorio in direzione Cagliari, Alghero o Ittiri senza dover necessariamente attraversare le già congestionate strade del centro cittadino».

E’ ora possibile procedere con l’aggiornamento del progetto definitivo ed esecutivo da sottoporre alla conferenza decisoria finale a seguito della quale si potrà esperire la procedura di gara e dare avvio alla fase esecutiva dei lavori.


 

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