La Nuova Sardegna

Sassari

Sanità, segnali di disimpegno

Il comitato Salviamo l’Ospedale non è andato alla manifestazione di Cagliari

10 settembre 2017
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OZIERI. Non può che essere decisamente negativo il giudizio del comitato Salviamo l’Ospedale di Ozieri sulla riforma della rete ospedaliera approvata nei giorni scorsi dalla Regione. Una riorganizzazione che non tiene conto delle richieste di Ozieri - e in generale del Nord Ovest della Sardegna - e nella quale «alla fine hanno prevalso gli interessi di chi ha esercitato pressioni perché fin dall’inizio si tagliasse nei territori dell’interno, preservando i grossi poli a Sassari e Cagliari, dove si annida la grossa fetta degli sprechi e inefficienze, senza nulla togliere, con questo, alla professionalità degli addetti. Sono stati creati dei giganti diventati ingestibili, ed in questi anni la spesa è cresciuta mentre nei territori si è continuato a tagliare servizi sanitari». «Questa è la verità sotto gli occhi di tutti», dicono dal comitato, così come è chiaro, agli occhi di Salviamo l’Ospedale, che «l’assessore Arru ha preservato, anzi incrementato i posti letto per le strutture private, e di questo non parla nei suoi comunicati stampa. Solo fumo negli occhi e propaganda è quella che sentiamo provenire dagli uffici stampa della Regione – aggiungono dal comitato – e nel contempo sbalordisce sentire l’assessore replicare alle proteste dei sindaci con l’arrogante “Voi difendete questioni di campanile”: ci faccia capire, assessore, lei preserva e aumenta i doppioni dove le pare e i campanilisti sono i sindaci?».

Davanti a questa situazione, il morale è decisamente basso, e lo si è visto anche dalla mancanza di partecipazione da Ozieri (a eccezione del sindaco Marco Murgia) alla manifestazione promossa giovedì dalla Rete Sarda Difesa Sanità Pubblica. Nemmeno il comitato era presente, perché, come fa sapere, «le adesioni auspicate non sono arrivate, neppure dalle forze politiche che avevano aderito unitariamente allo sciopero sindacale del 6 luglio e alla protesta ad Ozieri il 28 luglio, e neppure dai cittadini che in quelle occasioni erano accorsi in massa».

Morale basso, ma non bisogna abbassare la guardia, dicono da Salviamo l’Ospedale, che proprio perché ora «si avvia un momento di riflessione unitaria» ricordano che la partecipazione al comitato è aperta a tutti, «al di là delle legittime scelte politiche di ciascuno». Per le adesioni basta contattare il 347 6635019 (anche via Whatsapp), inviare una mail a salviamolospedalediozieri@gmail.com o seguire la pagina Facebook “Salviamo l’Ospedale di Ozieri”. (b.m.)

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