La Nuova Sardegna

Sassari

A Ozieri la festa dei popoli con l’evento “AmaNuTenta”

di Barbara Mastino
A Ozieri la festa dei popoli con l’evento “AmaNuTenta”

Al Cantaro scambi culturali, artistici e gastronomici organizzato dal Centro Lares e dalle associazioni L’idea nasce dalla Caritas diocesana che da tempo ospita numerosi migranti richiedenti asilo

12 settembre 2017
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OZIERI. Danze e musica, piatti tipici e culture giovedì 14 settembre ai giardini del Cantaro “AmaNuTenta. Suoni e Sapori. Incontri e Culture”, giornata di scambi culturali, artistici e gastronomici promossa dal Centro Lares con la collaborazione di tante associazioni cittadine e inserita nell’ambito degli eventi della 124esima Sagra della Beata Vergine del Rimedio in programma questo week end. L’iniziativa nasce da una proposta della Caritas diocesana di Ozieri e della volontaria Teresa Baralla accolta dal servizio App Adolescenti Giovani del Centro per la famiglia Lares, gestito dal Consorzio Network Etico Onlus nell’ambito del Plus del distretto sanitario di Ozieri, che nel 2014 e 2015 organizzò a Ozieri e Burgos la simile “Festa dei Popoli”, e ha come obiettivo quello di creare un momento di aggregazione e un esperienza concreta di condivisione tra i giovani ospiti della Caritas e la comunità locale. Dalla proposta alla concretizzazione dell’evento sono passati mesi di intenso lavoro preparatorio, che ha coinvolto associazioni e singoli cittadini. Il programma che ne è scaturito, e che prenderà il via alle 18, prevede un incontro di lettura collettiva a cura dell’associazione di promozione sociale Janelas; un’esperienza mix di yoga e percussioni a cura dell’associazione Ossidhyana e del gruppo Benkedia di Valledoria; degustazioni di piatti tipici delle tradizioni africana e sarda, curate dalla Caritas diocesana e dalle associazioni San Leonardo Bidda Noa e Rural Heritage tour & food in Logudoro; per finire canzoni e danze a cura dell’associazione culturale Tottumpare e del gruppo folk Città di Ozieri. Una serata all’insegna della condivisione di esperienze, che come spiegano gli organizzatori del Centro Lares «vuole essere, per gli stranieri coinvolti e per gli Ozieresi e gli altri ospiti presenti, un’occasione di scoperta e conoscenza reciproca all’interno della quale costruire nuovi e costruttivi legami. Ci auguriamo che tale iniziativa - spiegano i promotori - possa rinforzare la convivenza e la cooperazione tra tutti e favorire così una maggiore apertura alla diversità e alla ricchezza che essa rappresenta». L’evento è stato organizzato con la collaborazione della Caritas Diocesana, della cooperativa Spes,delle volontarie Teresa Baralla e Francesca Solinas, le associazioni San Leonardo Bidda Noa, Ossidhyana, Janelas, Rural Heritage, ToTTumpare, gruppo folk Città di Ozieri, società religiosa e associazione culturale Beata Vergine del Rimedio e di tante altre persone che, dicono ancora i promotori ringraziando quanti hanno collaborato, «hanno lavorato in questi mesi per dare forma e colore alla festa, per la generosità dimostrata e per l’entusiasmo con il quale hanno messo a disposizione le loro risorse e il loro tempo».

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