La Nuova Sardegna

Sassari

Le pratiche agricole e le bugie romane

Fortunato Ladu
Le pratiche agricole e le bugie romane

Un circolo vizioso impedisce che i pagamenti  che servono a sostenere il settore vadano a buon fine

12 settembre 2017
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SASSARI. Ritengo doveroso in questo contesto spezzare una lancia in favore degli Enti strumentali della Regione Sardegna. A tali enti infatti, è affidata la gestione e l'istruttoria dei pagamenti delle pratiche del piano di sviluppo rurale. Sono soldi che permettono alla nostra agricoltura di vivere e in periodi come questi di sopravvivere. La Regione Sardegna, infatti, non avendo un organismo pagatore istruisce le pratiche tramite Argea e predispone gli elenchi di pagamento.

Questa prassi è una cosa normale e devo dire che i funzionari istruttori ce la mettono tutta per poter mandare in pagamento quante più pratiche possibili, pagabili anche in virtù di impegni assunti dall'agricoltore e che riguardano pratiche agronomiche compatibili con l'ambiente o il benessere degli animali. Sembrerebbe facile ma non lo è semplicemente perchè per poter pagare le nuove pratiche del Psr, i funzionari hanno bisogno che Agea metta loro a disposizione gli applicativi che permettano di correggere e mettere in pagamento le pratiche. In pratica senza questi programmi Argea non potrà mai mettere in pagamento le pratiche. Argea non istruisce perchè non può, Agea nazionale non paga perchè non riceve elenchi. Il circolo vizioso sembra non spezzarsi mai ma è assurdo continuare a prendersela con chi magari vorrebbe, ce ne sono tanti per fortuna, fare il proprio lavoro ma non può perchè non ha gli strumenti.

Cosa fare? Secondo me la strada più semplice è che il prefetto si faccia portavoce presso il Ministro Martina di una situazione che ormai sta diventando insostenibile. Stupisce inoltre l'assenza di una seria e rumorosa presa di posizione dell'intero Consiglio nei confronti di una Roma che tutto fa fuorchè lenire il dramma di chi ormai non sa se la mattina prossima ventura potrà usufruire di un pasto, di libri per i figli e quant'altro. Risulta umiliante che un Direttore generale venga incaricato di dire ogni settimana le bugie Romane sulla tempistica di consegna dei programmi i quali vengano rimandati di settimana in settimana. Altra nota dolente, le scadenze: bancarie, fiscali e contributive. Chiariamo subito i numeri. Solo la pastorizia isolana ha perso in due anni trecento milioni di euro sul prezzo di latte e carne. Tanto per non farci mancare niente a questo danno si è aggiunta la siccità che ha prostrato l'economia agricola isolana e non solo. Il Governo ha liquidato il decreto sul mezzogiorno ha inserito norme che permettono abbuono di Inps, moratoria di scadenze agrarie e fiscali, diciamo un buon provvedimento per questi aspetti.

Tutte le norme sono ancora ferme e quel decreto non attuato. Non chiedetemi il perchè. Sono un pastore. Sono, ero e resterò convinto che i nostri problemi sono il sangue del lavoro dei politici i quali sembrano vivere del bisogno di risolvere problemi che loro stessi causano. Premi 2017. Il Governo Nazionale ha ricevuto dalla commissione europea l'autorizzazione per undici Regioni, fra cui la Sardegna, ad erogare insieme a un congruo anticipo pac, anche l'ottantacinque per cento dei premi Psr, il tutto fra il 15 ottobre e il 15 novembre. Inutile dirvi che i musi storti a questa notizia si sono sprecati e sinceramente mi viene in salita capire il perchè. La verità è che alcuni questa misura l'hanno osteggiata e presumo lo faranno in maniera intensa anche in fase operativa se mai lo sarà. Operatività sulla spendita dei 45 milioni di euro. Sembrerebbe che i soldi vengano trasferiti ai Comuni sulla falsa riga dei rimborsi Blue Tongue.

Se così fosse sappiate che ogni Comune è tenuto a iscrivere a bilancio quelle cifre per poi poterle spendere, sempre che arrivino in tempi ragionevolmente utili perchè a dicembre l'esercizio finanziario di tutti i Comuni si chiude e se ne riparla a primavera. In sintesi state sereni, perchè nessun funzionario che non sia stato dotato degli strumenti per lavorare, potrà far arrivare soldi e le banche e gli altri Enti continueranno a chiedere il dovuto o meno. Il mondo sappiatelo ha fatto sì che intere professioni venissero cancellate e non si metteranno scrupoli nel cancellare dalla faccia della terra il Pastore Sardo. Le economie liberali non hanno mai perso occasione per sfruttare le occasioni e questa occasione di affossarci in un momento di debolezza non la perderanno.
 

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