La Nuova Sardegna

Sassari

inizia la scuola 

Nidi comunali sold out fuori un bimbo su due

Nidi comunali sold out fuori un bimbo su due

SASSARI. Tutti a scuola, o quasi. Aspettando l’inizio ufficiale delle lezioni in tutti gli istituti sassaresi, previsto per domani, gli asili nido comunali e convenzionati hanno già aperto le porte...

13 settembre 2017
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SASSARI. Tutti a scuola, o quasi. Aspettando l’inizio ufficiale delle lezioni in tutti gli istituti sassaresi, previsto per domani, gli asili nido comunali e convenzionati hanno già aperto le porte da due giorni. Un inizio a pieno regime che lascia però fuori dalle aule quasi la metà dei bambini di età fra 0 e 3 anni che hanno fatto richiesta di iscrizione. I posti disponibili negli asili nido comunali e in quelli convenzionati non sono sufficienti per accogliere tutti i bimbi. Per il nuovo anno scolastico appena iniziato Palazzo Ducale ha ricevuto duecentoventidue domande di famiglie con bambini da 0 a 12 mesi, ma i posti disponibili sono solo centosedici: novantasei nei nidi d’infanzia comunali e venti nelle strutture private convenzionate. Stesso discorso per i bimbi di età tra i 12 e i 36 mesi; le richieste di iscrizione arrivate al Comune sono trecentosessantasette, ma i posti disponibili sono centonovantasette, di cui sessanta nei nidi convenzionati.

«Purtroppo il Comune non ha la disponibilità per soddisfare tutte le richieste di iscrizione ai nidi d’infanzia», ammette l’assessora alle Politiche educative, Alba Canu, «ma dobbiamo dire che Sassari è in linea con la media nazionale. Certo questo non deve essere una giustificazione, e l’amministrazione farà tutto ciò che è in suo potere per trovare maggiori finanziamenti e garantire l’accoglienza nei nidi d’infanzia al maggior numero possibile di bambini. Una risposta migliore all’utenza potremo darla sicuramente quando sarà disponibile la nuova struttura a Li Punti, ma quest’anno non c’è spazio per ulteriori iscrizioni». Le famiglie che hanno conquistato un posto utile nelle graduatorie di accesso agli asili nido, hanno già iniziato ad accompagnare i bambini negli istituti, pagando solo la retta stabilita dalla giunta comunale, un contributo mensile che parte dai 20 euro per le famiglie con reddito Isee fino a 5mila euro, e tocca il massimo di 550 euro. Con l’inizio dell’anno scolastico saranno attivati anche i servizi scuolabus e mensa. Per il trasporto degli alunni nelle scuole giusto lunedì l’amministrazione comunale ha siglato la convenzione con l’Atp, ma i fondi a disposizione di Palazzo Ducale coprono i costi solo fino a marzo 2018. Dal 1° aprile fino al termine dell’anno scolastico, o il Comune riuscirà raggranellare i soldi necessari, o il servizio sarà interrotto. Il servizio mensa, già attivo negli asili nido, nelle altre scuole partirà invece con 10 giorni di ritardo rispetto all'inizio delle lezioni. Un ritardo che è diventato consuetudine e che anche quest’anno ha generato le proteste di molte famiglie. Anche in questo caso a dettare i tempi sono i soldi in cassa del Comune: quei 10 giorni di ritardo consentonodi far quadrare i conti di un appalto da 3 milioni e contemporaneamente alle scuole di organizzare meglio il servizio. (v.g.)

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