La Nuova Sardegna

Sassari

Ospedale: “Prospettive” chiede le dimissioni di tutto il Consiglio

di Francesco Squintu
Ospedale: “Prospettive” chiede le dimissioni di tutto il Consiglio

Movimentata ripresa dei lavori assembleari con al centro il futuro del “Segni” e gli edifici scolastici Attesa per l’incontro del 21 settembre tra l’assessore regionale Luigi Arru e i delegati dell’Anci

16 settembre 2017
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OZIERI. La ripresa dei lavori del consiglio comunale di Ozieri, dopo la pausa estiva è partita subito col botto e tra la richiesta di dimissioni dell’intero consiglio, la scuola e la sanità gli argomenti di discussione non sono mancati. Il primo punto all’ordine del giorno prevedeva le comunicazioni del sindaco e Marco Murgia ha preso subito la parola per provare a chiarire come l’amministrazione sia riuscita a dipanare la spinosa questione della chiusura dell’istituto tecnico Enrico Fermi per inagibilità dei locali. Lo spostamento dei bambini dalla scuola dell’infanzia del Cantaro al plesso del quartiere Gescal, ha creato alcune difficoltà alle famiglie ma ha salvato dalla chiusura l’istituto superiore che diversamente rischiava la chiusura. Il punto centrale della seduta è stato però l’argomento più delicato e che sta tenendo banco in città da un po’ di tempo a questa parte: la sanità e il destino, quantomeno incerto, dell’ospedale “Antonio Segni”. La battaglia per ottenere il “primo livello” del presidio Ozieri-Alghero che aveva dato luogo a una grande manifestazione di piazza con i sindaci del territorio schierati in prima fila, continuerà serrata e si chiederà a gran voce che il monitoraggio sotto il quale si vorrebbe porre per un anno la struttura ozierese abbia regole certe e univoche che non lascino spazio interpretativo di nessun tipo. Incassando l’appoggio di una parte dell’opposizione, quella di Progetto Ozieri che vorrebbe continuare con un’azione responsabilmente unitaria, si è deciso però, prima di porre in campo azioni anche eclatanti, di attendere gli sviluppi dell’incontro tra l’assessore alla sanità Luigi Arru e i delegati dell’Anci Sardegna il 21 settembre da cui potrebbe emergere una convergenza verso posizioni più favorevoli alla struttura sanitaria locale. Di tutt’altro tenore l’intervento di Marco Peralta esponente di Prospettive che ha chiesto come segno tangibile della contrarietà delle istituzioni locali alla riforma sanitaria, le immediate dimissioni simboliche di tutto il consiglio comunale ritenendo l’incontro del 21 settembre un semplice espediente per allungare i tempi e non venire a capo di nulla. L’unanimità è stata ritrovata nel momento in cui è stato sottoposto all’assemblea l’ordine del giorno proposto da Anci Sardegna sulla totale contrarietà alla individuazione della Sardegna quale sito unico destinato a ospitare il deposito nazionale dei rifiuti radioattivi. Approvazione anche per un documento proposto dal sindaco di Mandas sull’incremento dei treni turistici. Il sindaco ha infine provveduto ad assegnare le deleghe ai consiglieri su progetti singoli ed in particolare a Pierangelo Fae per il verde pubblico, a Pietro Manchia per mostre, fiere e viabilità rurale, ad Antonio Satta per l’agricoltura e a Giangavino Serra per lo sport.

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