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Accordo per il restauro del campanile di Sant’Andrea
GIAVE. Giovedì mattina la sindaca, Mariantonietta Uras, per l’amministrazione comunale, e monsignor Giancarlo Zichi, rappresentante dell’arcidiocesi di Sassari, hanno firmato il protocollo d’intesa...
19 settembre 2017
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GIAVE. Giovedì mattina la sindaca, Mariantonietta Uras, per l’amministrazione comunale, e monsignor Giancarlo Zichi, rappresentante dell’arcidiocesi di Sassari, hanno firmato il protocollo d’intesa per il cofinanziamento dei lavori di restauro, consolidamento statico e adeguamento del campanile della chiesa parrocchiale intitolata a Sant’Andrea.
L’importo complessivo delle opere, il cui progetto, nel rispetto dell’intesa raggiunta, è stato affidato dall’arcidiocesi sassarese all’architetto Monica Ortu, è di poco superiore ai 60 mila euro.
A conclusione di un iter burocratico piuttosto complesso si è così arrivati alla firma finale di un accordo che consentirà di risolvere definitivamente un problema che si trascinava da qualche anno.
«La pratica è datata esattamente al 2014 – ha osservato Maria Antonietta Uras –, ora sono veramente contenta perché, grazie alla grande collaborazione tra l’amministrazione comunale e l’Arcidiocesi di Sassari il campanile pericolante sarà sistemato».
Il Comune, ottenute le certificazioni e autorizzazioni necessarie, dovrà ora provvedere a bandire la gara d’appalto per l’aggiudicazione dei lavori la cui procedura tempistica ed esecutiva sarà descritta nel crono programma elaborato dal progettista incaricato, in accordo con le parti.
Le opere dovranno essere eseguite a regola d’arte entro un triennio, nel totale rispetto delle previsioni di progetto e delle normative vigenti.
Il Comune dovrà provvedere al pagamento per stati d’avanzamento, redatti dal direttore lavori, certificati e approvati dall’amministrazione e dall’ufficio per i beni culturali ecclesiastici diocesano.
Emidio Muroni
L’importo complessivo delle opere, il cui progetto, nel rispetto dell’intesa raggiunta, è stato affidato dall’arcidiocesi sassarese all’architetto Monica Ortu, è di poco superiore ai 60 mila euro.
A conclusione di un iter burocratico piuttosto complesso si è così arrivati alla firma finale di un accordo che consentirà di risolvere definitivamente un problema che si trascinava da qualche anno.
«La pratica è datata esattamente al 2014 – ha osservato Maria Antonietta Uras –, ora sono veramente contenta perché, grazie alla grande collaborazione tra l’amministrazione comunale e l’Arcidiocesi di Sassari il campanile pericolante sarà sistemato».
Il Comune, ottenute le certificazioni e autorizzazioni necessarie, dovrà ora provvedere a bandire la gara d’appalto per l’aggiudicazione dei lavori la cui procedura tempistica ed esecutiva sarà descritta nel crono programma elaborato dal progettista incaricato, in accordo con le parti.
Le opere dovranno essere eseguite a regola d’arte entro un triennio, nel totale rispetto delle previsioni di progetto e delle normative vigenti.
Il Comune dovrà provvedere al pagamento per stati d’avanzamento, redatti dal direttore lavori, certificati e approvati dall’amministrazione e dall’ufficio per i beni culturali ecclesiastici diocesano.
Emidio Muroni
