La Nuova Sardegna

Sassari

L’abbraccio del Sulcis ai colleghi di Olmedo

L’abbraccio del Sulcis ai colleghi di Olmedo

Una delegazione delle Rsu ieri ha portato la solidarietà ai lavoratori in lotta Pieno sostegno ai minatori impegnati in una vertenza che attende risposte

22 settembre 2017
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SASSARI. Solidarietà tra minatori e fronte unito per la difesa dei lavoro. Ieri mattina una delegazione dei minatori del Sulcis - con i rappresentanti delle Rsu di Campo Pisano e Furtei e Funtana Raminosa dell’Igea, congiuntamente ai delegati Rsu della Carbosulcis - ha voluto testimoniare concretamente la propria solidarietà ai minatori che occupano la miniera di bauxite di Olmedo.

L’iniziativa è stata adottata «per sostenere una battaglia che riteniamo giusta è opportuna. I minatori non solo rivendicano il diritto al lavoro ma si battono, insieme alle organizzazioni sindacali di Sassari, affinché questo sito produttivo possa essere messo in grado di funzionare senza assistenza e sostegno pubblico».

La delegazione della Filctem Cigl arrivata dal Sulcis ha rilanciato l’auspicio che «le intenzioni di acquisizione prospettata con l’ultimo bando possano portare al riavvio della produzione: questa è l'unica soluzione che deve essere messa in campo per dare sostegno e dignità al territorio di Sassari. Riteniamo importante il ruolo della giunta regionale che dovrà garantire il riavvio della produzione e dello sfruttamento della miniera di bauxite».

La corsa contro il tempo per cercare di salvare il lavoro purtroppo non ha riservato finora notizie decisive. Si sa che dopo l’apertura delle buste c’è una società interessata a rimettere in produzione l’impianto di estrazione di bauxite. Per la verità già si sapeva che solo un’azienda aveva risposto all’avviso pubblicato nel luglio scorso e quell’azienda è la milanese “Futura srl”.

La commissione regionale incaricata di valutare la pratica ha però rilevato che la documentazione amministrativa presentata dalla società è incompleta. La “Futura srl” avrà tempo sino a fine mese per presentare i documenti mancanti, e se non lo farà verrà esclusa dall’iter di valutazione tecnica, indispensabile per l’assegnazione definitiva della concessione mineraria.

La seduta della commissione è stata aggiornata al 29 settembre. Intanto va avanti la clamorosa protesta dei lavori asserragliati nei pozzi a 180 metri sotto terra e che hanno anche occupato gli uffici. La speranza è che la vertenza possa uscire dall’ambito di serie B nel quale è stata inspiegabilmente relegata. (g.b.)



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