La Nuova Sardegna

Sassari

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Sì alla class action contro Abbanoa

di Donatella Sini

CASTELSARDO. La class action contro Abbanoa, promossa dal Comitato di Castelsardo, è in dirittura di arrivo. Ad annunciarlo è il promotore dell’iniziativa che, a nome di tutto il gruppo, esprime...

24 settembre 2017
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CASTELSARDO. La class action contro Abbanoa, promossa dal Comitato di Castelsardo, è in dirittura di arrivo. Ad annunciarlo è il promotore dell’iniziativa che, a nome di tutto il gruppo, esprime soddisfazione e fiducia. «Finalmente, dopo tanti mesi – sottolinea Piero Arru – il lavoro svolto ha dato i suoi frutti». Giovedì scorso si è infatti tenuta nel tribunale di Cagliari l’udienza di trattazione dell’azione di classe, promossa dai cittadini castellanesi in collaborazione con l’Adiconsum, nei confronti di Abbanoa, gestore del servizio idrico, per ottenere il rimborso delle somme pagate per il consumo dell’acqua potabile nei periodi in cui potabile non lo era.

Contemporaneamente sono stati richiesti anche risarcimenti per i danni causati, come le maggiori spese che i cittadini devono affrontare per approvvigionarsi di acqua potabile per gli usi alimentari delle famiglie. All’udienza al tribunale di Cagliari ha partecipato una rappresentanza del gruppo promotore, insieme all’avvocato Franco Dore dell’associazione di consumatori. Il Tribunale ha disposto l’estromissione dalla causa dell’ente di governo dell’ambito della Sardegna, che era stato chiamato in giudizio da Abbanoa. Il sospetto è che ci fosse il tentativo di “scaricare” sullo stesso la responsabilità dei disservizi che per anni hanno dovuto subire gli utenti di Castelsardo, costretti a non poter utilizzare per il consumo umano l’acqua fornita dal gestore del servizio. I due enti pertanto discuteranno in separata sede il rispettivo rimpallo delle responsabilità. «Pur in assenza, al momento, di un formale provvedimento si può comunque dire che il tribunale ammetterà l’azione di classe proposta – afferma l’avvocato Dore – lo stesso si è riservato di emettere formale ordinanza, con la quale disporrà le modalità e i tempi della pubblicità prevista per legge. Verranno anche rese note le disposizioni per l’adesione all’azione di tutti quegli utenti che intenderanno richiedere il risarcimento del danno patrimoniale e non patrimoniale subìto in conseguenza dei noti disservizi».

«È importante che i nostri cittadini sappiano – conclude Piero Arru – che avranno diritto all’eventuale rimborso solo quelli che aderiranno alla class action».

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