La Nuova Sardegna

Sassari

Buddusò ha festeggiato il “suo” arcivescovo

Buddusò ha festeggiato il “suo” arcivescovo

BUDDUSÒ. I buddusoini lo hanno definito evento storico, iIl ritorno in paese, in occasione della festa patronale Santa Anastasia martire a Buddusò del neo eletto arcivescovo Gianfranco Saba, prima...

29 settembre 2017
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BUDDUSÒ. I buddusoini lo hanno definito evento storico, iIl ritorno in paese, in occasione della festa patronale Santa Anastasia martire a Buddusò del neo eletto arcivescovo Gianfranco Saba, prima del suo ingresso ufficiale in terra turritana, e per festeggiare “in casa” i suoi 49 anni. È voluto ritornare al paese dove era nato, per portare la sua speciale benedizione celebrando insieme ai suoi concittadini la festa della patrona. Grande la partecipazione e per una volta, troppo piccola la chiesa per contenere i fedeli. Per l’occasione, alla presenza del vescovo Corrado, del parroco don Nino, del vice don Stefano, e di numerosi sacerdoti e religiosi della diocesi di Ozieri, Gianfranco Saba ha voluto fare un excursus sulla sua infanzia vissuta nel centro storico di Buddusò. Ha ricordato con nostalgia la casa di via del Monte, nella quale ha vissuto con genitori e fratelli. Proprio ai genitori, ha voluto rivolgere un pensiero speciale, per suo padre e per la madre presente spiritualmente dal cielo. Monsignor Gianfranco ha ricordato anche, il parroco di Buddusò don Raffaele Filia raccontando alcuni aneddoti fra i quali quello che lo portò all’abito talare. «Ero ancora ragazzo, in vacanza a Buddusò, arrivò la notizia via radio della morte di Paolo VI, una zia volle accertarsene, inviandomi a chiedere direttamente a don Raffaele, il quale mi accolse e mi rivolse pure l’invito a partecipare alla Santa Messa della sera, dove avrei fatto il chierichetto». Alla speciale celebrazione hanno presenziato autorità civili e militari. Il sindaco, Giovanni Antonio Satta ha voluto rendergli omaggio, consegnandogli l’onorificenza, che l’amministrazione riserva solo a quelle persone speciali che rendono lustro al paese.

Nino Muggianu

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