Turismo in Goceano, cresce la vacanza termale del benessere
di Elena Corveddu
A Benetutti stagione positiva e numeri in costante crescita nelle due strutture che si trovano nell’area di San Saturnino
02 ottobre 2017
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BENETUTTI. Quando la necessità di curarsi si accompagna al bisogno di relax nasce la vacanza termale. Per questo chi ha bisogno di cure per problemi respiratori e artroreumatici si reca nella regione di San Saturnino. È in questa vallata che da maggio a novembre, in apposite strutture controllate, i pazienti arrivano per curare i propri disturbi. Siamo al confine tra i Comuni di Benetutti e Bultei, ancora in provincia di Sassari, in quel lembo di terra quasi al confine con la provincia di Nuoro.
San Saturnino. Ai piedi dei sette colli de “Sa Costera” (il Goceano) sorgono le strutture alberghiere “Terme San Saturnino” e “Terme Aurora”. Carlo Angioi è il direttore della struttura alberghiera “Terme San Saturnino”.
«Nel 2016 abbiamo registrato mille presenze – spiega -. Si tratta di assistiti dal servizio sanitario nazionale che pagano il ticket sanitario e fanno cicli di cure di dieci-dodici giorni». «Siamo una tra le poche strutture in Europa – dice ancora il direttore – che, dagli anni Trenta, somministra l’acqua senza alcun trattamento fisico o chimico: con i 43 gradi naturali alla sorgente, le acque sono utilizzate per le terapie in modo assolutamente naturale».
Terme Aurora. Appena qualche metro più avanti si trova la struttura delle “Terme Aurora”, diretta da Michele Petretto e prossima ai cinquant’anni di attività. Qua ogni anno si registrano tremila presenze. «In termini alberghieri - ha detto Petretto – si tratta di 12 mila giornate all’anno. Per beneficiare delle acque termali i nostri pazienti, assistiti da Asl, Inps, Inail, arrivano da tutte le parti dell’isola e dal resto d’Italia. Sotto la nostra struttura ci sono due sorgenti termali. È da qui che ricaviamo la preziosa acqua. Siamo contenti dell’andamento degli ultimi periodi: abbiamo infatti registrato un incremento del 16 per cento». Ovviamente, spiegano i direttori delle due strutture, c’è anche chi sceglie le terme di Benetutti semplicemente per passare qualche giorno di benessere.
Il sindaco. Per tirare le somme del 2017 si dovrà aspettare dicembre ma già si prospettano dati positivi. E il sindaco di Benetutti, Enzo Cosseddu, vede nel turismo termale uno dei paletti sul quale si pensa di creare opportunità di lavoro. «Nel Piano di sviluppo locale che stiamo elaborando – annuncia –, legato al Piano di sviluppo rurale 2014-2020, il nostro paese mette la zona termale come attrattore principale». Il primo cittadino sa di cosa parla. I benefici dell’acqua termale sono noti fin dall’antichità. Trasformarli in opportunità di sviluppo è una bella scommessa.
I benefici. Le acque termali che arrivano dalla profondità della terra che circonda Benetutti sono di natura sulfurea e salsobromoiodica. Si passa dalla balneoterapia con idromassaggio all’aerosolterapia.
I trattamenti sono risultati efficaci per artrosi, reumatismi, artriti, affezioni muscolari e per la riabilitazione motoria. Le inalazioni aiutano chi è affetto da bronchiti, asma, riniti, sinusiti e faringiti.
Anche le malattie della pelle trovano sollievo e cura. I clienti si affidano all’efficacia dell’acqua termale anche per trattamenti di bellezza tra cui i fanghi termali anticellulite e tonificanti, bagni caldi e riflessologia plantare.
Non mancano i massaggi rilassanti che vengono eseguiti con tecniche orientali, tra cui il massaggio “Shiatsu” e di origine indiana, come il massaggio “Hot Stone”. Il paziente che si affida alle cure termali può essere affiancato nel suo percorso da fisioterapisti, otorinolaringoiatri e reumatologi.
Cura e benessere. Se è vero che la vacanza termale è ancora un settore di nicchia, è vero anche che è un settore in continua espansione.
Il paziente-cliente cerca la vacanza esperienziale, l’equilibrio tra corpo e mente, e cerca l’ancestrale metodo di cura unito alle innovazioni del nostro tempo. Nella valle di San Saturnino si sta facendo proprio questo: unire il bisogno della cura alla ricerca del benessere.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
San Saturnino. Ai piedi dei sette colli de “Sa Costera” (il Goceano) sorgono le strutture alberghiere “Terme San Saturnino” e “Terme Aurora”. Carlo Angioi è il direttore della struttura alberghiera “Terme San Saturnino”.
«Nel 2016 abbiamo registrato mille presenze – spiega -. Si tratta di assistiti dal servizio sanitario nazionale che pagano il ticket sanitario e fanno cicli di cure di dieci-dodici giorni». «Siamo una tra le poche strutture in Europa – dice ancora il direttore – che, dagli anni Trenta, somministra l’acqua senza alcun trattamento fisico o chimico: con i 43 gradi naturali alla sorgente, le acque sono utilizzate per le terapie in modo assolutamente naturale».
Terme Aurora. Appena qualche metro più avanti si trova la struttura delle “Terme Aurora”, diretta da Michele Petretto e prossima ai cinquant’anni di attività. Qua ogni anno si registrano tremila presenze. «In termini alberghieri - ha detto Petretto – si tratta di 12 mila giornate all’anno. Per beneficiare delle acque termali i nostri pazienti, assistiti da Asl, Inps, Inail, arrivano da tutte le parti dell’isola e dal resto d’Italia. Sotto la nostra struttura ci sono due sorgenti termali. È da qui che ricaviamo la preziosa acqua. Siamo contenti dell’andamento degli ultimi periodi: abbiamo infatti registrato un incremento del 16 per cento». Ovviamente, spiegano i direttori delle due strutture, c’è anche chi sceglie le terme di Benetutti semplicemente per passare qualche giorno di benessere.
Il sindaco. Per tirare le somme del 2017 si dovrà aspettare dicembre ma già si prospettano dati positivi. E il sindaco di Benetutti, Enzo Cosseddu, vede nel turismo termale uno dei paletti sul quale si pensa di creare opportunità di lavoro. «Nel Piano di sviluppo locale che stiamo elaborando – annuncia –, legato al Piano di sviluppo rurale 2014-2020, il nostro paese mette la zona termale come attrattore principale». Il primo cittadino sa di cosa parla. I benefici dell’acqua termale sono noti fin dall’antichità. Trasformarli in opportunità di sviluppo è una bella scommessa.
I benefici. Le acque termali che arrivano dalla profondità della terra che circonda Benetutti sono di natura sulfurea e salsobromoiodica. Si passa dalla balneoterapia con idromassaggio all’aerosolterapia.
I trattamenti sono risultati efficaci per artrosi, reumatismi, artriti, affezioni muscolari e per la riabilitazione motoria. Le inalazioni aiutano chi è affetto da bronchiti, asma, riniti, sinusiti e faringiti.
Anche le malattie della pelle trovano sollievo e cura. I clienti si affidano all’efficacia dell’acqua termale anche per trattamenti di bellezza tra cui i fanghi termali anticellulite e tonificanti, bagni caldi e riflessologia plantare.
Non mancano i massaggi rilassanti che vengono eseguiti con tecniche orientali, tra cui il massaggio “Shiatsu” e di origine indiana, come il massaggio “Hot Stone”. Il paziente che si affida alle cure termali può essere affiancato nel suo percorso da fisioterapisti, otorinolaringoiatri e reumatologi.
Cura e benessere. Se è vero che la vacanza termale è ancora un settore di nicchia, è vero anche che è un settore in continua espansione.
Il paziente-cliente cerca la vacanza esperienziale, l’equilibrio tra corpo e mente, e cerca l’ancestrale metodo di cura unito alle innovazioni del nostro tempo. Nella valle di San Saturnino si sta facendo proprio questo: unire il bisogno della cura alla ricerca del benessere.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
