La Nuova Sardegna

Sassari

Niente libri gratuiti agli scolari residenti fuori dal confine

di Gavino Masia

I piccoli abitano vicino alla città ma in territorio di Sassari Portotorresi a tutti gli effetti: il Comune non fornisce i testi

03 ottobre 2017
3 MINUTI DI LETTURA





PORTO TORRES. Dall’inizio dell’anno scolastico l’amministrazione comunale ha rotto una prassi consolidata da decenni e ha preso la decisione di acquistare i libri di testo per gli alunni delle scuole elementari solo per i residenti nel Comune. Una decisione che di fatto esclude tutti i bambini che - pur risiedendo nell’hinterland - frequentano la scuola elementare di Porto Torres: persone che abitano nelle zone limitrofe come Monte Rasu, Campanedda, Fiume Santo, la zona verso la Stella del Mediterraneo, dopo Li Lioni, e altre località che ricadono nel territorio di Sassari pur essendo molto più vicine alla città turritana.

Le famiglie interessate si erano mosse già nel mese di giugno in previsione dell’avvio dell’anno scolastico, spiegando le loro ragioni e cercando di avere una risposta esauriente sulla fornitura gratuita del libri di scuola. Nel frattempo il bando del Comune di Porto Torres per l'acquisto dei testi era stato vinto da una libreria di Sassari, la quale non è tenuta ad anticipare i testi ai non residenti, che quindi dovranno pagarli di tasca propria e poi farseli rimborsare dai comuni di residenza.

«Per noi è iniziato allora un rimpallo tra i due Comuni – lamentano i genitori degli alunni che risiedono poco fuori Porto Torres – ed entrambi gli enti ci dicono che non spetta a loro rimborsarci i testi scolastici: non ci vengono dette le modalità per effettuare l'acquisto e che giustificativi presentare per il rimborso. Facendo così costringono alcune famiglie disagiate ad affrontare una spesa che nella migliore delle ipotesi verrà rimborsata la prossima primavera, creando disagio all’operatività dei docenti che si ritrovano alcuni alunni senza i libri di testo».

Nelle scorse settimane gli stessi genitori hanno girato pure per uffici comunali e scolastici, prendendo permessi dal lavoro per avere la possibilità di conoscere dalle fonti amministrative la soluzione al problema venutosi a creare da quest’anno. Un girovagare di diversi giorni e per di più senza avere risposte. «Riteniamo che sia un pessimo esempio di disorganizzazione da parte del Comune di Porto Torres non aver previsto, nel momento iniziale della decisione, come evitare i disagi ai tanti bambini non residenti che abitano vicino ai confini cittadini e che frequentano da anni le scuole di Porto Torres. Si potevano infatti concordare con Sassari le modalità operative e prevedere nel bando della libreria anche la fornitura dei libri per i bambini non residenti». In questi giorni si sta tra l’altro provvedendo alla distribuzione dei libri di testo nelle classi elementari solo per i bambini residenti, e per i genitori la cosa peggiore è che si va a ledere il «sacrosanto principio del diritto allo studio nella scuola dell’obbligo che la legge 31 ha voluto con forza esprimere proprio per scongiurare cittadini e scolari di serie A e di serie B».

In Primo Piano
Sanità

Ospedali, Nuoro è al collasso e da Cagliari arriva lo stop ai pazienti

di Kety Sanna
Le nostre iniziative