La Nuova Sardegna

Sassari

Pugilato, i guanti della vittoria al Comune di Padria

di Gianni Bazzoni
Pugilato, i guanti della vittoria al Comune di Padria

L’omaggio del campione d’Italia e olimpionico di boxe Pino Mura al suo paese. La cerimonia in occasione della festa per la “Giornata europea dello sport”

05 ottobre 2017
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PADRIA. A quei guantoni era particolarmente affezionato, perché sono un pezzo della sua vita di uomo e di pugile. Sono quelli che fasciavano le sue mani quando nell’estate del 1975 a Porto Torres ha battuto il siciliano Giovanni Girgenti ed è diventato campione d’Italia professionisti dei pesi piuma. Poteva rinunciare e toglierli dall’armadio dove li aveva conservati per 42 anni, nel cassetto dei ricordi più belli, solo per una causa importante. E quando gli amministratori del comune di Padria - il piccolo centro del Logudoro-Meilogu che gli ha dato i natali - lo hanno invitato alla manifestazione per la “Giornata europea dello sport”, promossa in collaborazione con la Uisp di Sassari, il campione non ci ha pensato due volte. Ha preso i vecchi guanti, li ha sistemati in una busta ed è partito verso il suo paese. L’hanno accolto come si fa con un campione: strette di mano e abbracci, una targa ricordo per suggellare la giornata.

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Umile e riservato come sempre, uomo di poche parole, Pino Mura ha voluto lasciare un segno della sua partecipazione all’iniziativa di Padria. In quei guantoni, in fondo, c’è la sua storia, quella di un ragazzo arrivato alla boxe con tanti sogni e alla quale ha dato tanto. In palestra ci va ancora tutti i giorni per insegnare ai giovani: raccomanda educazione e rispetto. E soprattutto: prima imparare a non prenderle. Un campione d’altri tempi, non è mai cambiato. Medaglia d’oro alle preolimpiadi di Tokyo nel 1964, argento ai mondiali militari di Monaco l’anno dopo. Oro ai Giochi del Mediterraneo del 1967, olimpionico in Messico nel 1968. E campione italiano tra i prof nel 1975, nella sfida contro Girgenti a Porto Torres, dove vive. Una carriera di spessore, senza mai gonfiare il petto e cercare le telecamere. E dire che quando vinse la medaglia d’oro ai Giochi del Mediterraneo, al rientro in Sardegna in tanti andarono ad accoglierlo alla stazione di Sassari: due falconi della polizia lo scortarono sino a casa. La Nuova Sardegna titolò: “Pino Mura accolto come un Capo di Stato”. Sono passati tanti anni, il campione non ha mai abbassato la guardia. E quel dono al comune di Padria è un bel colpo. Uno dei suoi.

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