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Sassari

Dopo dieci anni un trasloco fa sperare migliaia di disoccupati

di Gavino Masia
Dopo dieci anni un trasloco fa sperare migliaia di disoccupati

Verso la riapertura il centro per l’impiego di via Balai. Forse finiranno i viaggi per timbrare il cartellino Giovedì mattina gli operai della Multiservizi hanno trasportato mobili e altri arredi davanti all’ufficio

07 ottobre 2017
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PORTO TORRES. Un trasloco apre uno spiraglio per migliaia di disoccupati portotorresi. Dopo anni di chiusura, nei giorni scorsi qualcosa si è mosso intorno all’edificio che ospitava il Centro lavorativo rivolto ai soggetti svantaggiati, nella sede dei Servizi sociali. Giovedì mattina, gli arredi sono stati trasferiti all’interno dell’ufficio di collocamento di via Balai che è chiuso da dieci anni. Gli operai della società in house Multiservizi hanno prima spostato il mobilio vecchio del centro per l’impiego davanti al marciapiede attiguo, poi a fine lavoro hanno chiuso il locale.

Questo improvviso trasloco fa ben sperare migliaia di disoccupati portotorresi che da anni affrontano il cosiddetto viaggio della speranza verso Sassari per timbrare il cartellino e scrutare anche le loro posizioni nelle graduatorie per eventuali lavori a tempo richiesti dalle aziende.

Numeri in aumento. Nella città sede per anni della industria chimica, oggi drasticamente ridimensionata, aumentano infatti i numeri della disoccupazione e si attestano ad una cifra che supera le 6500 unità. Una situazione davvero allarmante di fronte alla totale assenza di prospettive occupazionali, e la triste conferma arriva dall’incremento del numero di assistiti che si rivolgono agli uffici del Servizio sociale per avere dei contributi economici oppure per poter rientrare nelle graduatorie che riguardano i progetti di forestazione e il servizio civico.

I ritardi. L’ufficio distaccato del Centro servizio per il lavoro mancava da 10 anni a Porto Torres e solo dopo l’insediamento dell’amministrazione pentastellata (con il vicesindaco, poi dimissionario, Sebastiano Sassu) erano cominciate le interlocuzione con la Regione e con il l’Ufficio provinciale di Sassari per ripristinare l’importante servizio nella città turritana. La prima data di apertura dell’immobile resa nota dal Comune era nel 2015, dopo la conclusione del cablaggio delle stanze riservate agli impiegati del Csl, ma i tempi si erano notevolmente dilatati perché la prima gara di appalto per l'acquisto dei materiali da utilizzare nella ristrutturazione, così dissero, andò deserta. Dopo un anno i materiali per il completamento del bagno, funzionale pure per i disabili e gli impianti di climatizzazione erano stati piazzati e mancava solo la firma del dirigente per procedere ad aprire l’ufficio territoriale.

Le assicurazioni. «L’immobile è pronto – aveva detto il vicesindaco Marcello Zirulia – ed è previsto un incontro con la Provincia per firmare il contratto di comodato, che permetterà di spostare gli uffici nella sede di Porto Torres». Una firma tra amministrazione comunale e Agenzia regionale per il lavoro, dunque, per portare a conclusione entro maggio 2017 l’iter procedurale della struttura e rendere così operativo l’ufficio di collocamento di via Balai per la numerosa utenza portotorrese. L’auspicio è che almeno in autunno si riaprano le porte della speranza, nell’immobile di via Balai, per le migliaia di disoccupati.

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