La Nuova Sardegna

Sassari

A Ossi un centro diurno per disabili mentali

Il progetto rivolto agli utenti e alle loro famiglie è stato già approvato dal consiglio comunale  

10 ottobre 2017
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OSSI. C’è l’esigenza di dare forma a un progetto in grado di individuare azioni di intervento mediante servizi riabilitativi destinati alle persone con disturbi psichici e patologie psichiatriche che, anche nella comunità di Ossi, sono una presenza significativa.

Obiettivo da conseguire non solo con le ordinarie cure farmacologiche, ma anche attraverso attività formative ed ergoterapiche e creando condizioni di socializzazione in un ambiente armonico e professionalmente adeguato. Talvolta i pazienti con disabilità psichiatriche, osserva l’assessora alle Politiche sociali Laura Cassano, si trovano costretti a vivere in condizioni tali da compromettere la qualità della propria vita; in alcuni casi, privi del sostegno familiare, di una rete amicale e comunque con scarse competenze sociali e lavorative, necessitano di servizi riabilitativi che vadano oltre le cure farmacologiche.

Da questa considerazione, dall’ascolto degli utenti coinvolti, dalle esperienze raccolte dagli operatori dei servizi sociali e dal supporto del Centro di Salute Mentale nasce l’idea, che comincia già a prendere corpo, dell’istituzione di un Centro diurno nel territorio comunale in favore di soggetti con disabilità psichica.

Il progetto, già approvato in giunta, prevede il coinvolgimento di un operatore abilitato per la gestione in regime di appalto ai fini dell’erogazione di attività formative ed ergoterapiche, nonché di socializzazione, per un frequenza non inferiore alle 5 ore giornaliere per 3 giorni alla settimana, compreso il pasto.

L’attività del Centro diurno consentirebbe ai pazienti di praticare tra l’altro, giardinaggio, cucina e laboratori vari, tali da permettere loro di superare, almeno in parte, le difficoltà esistenziali e di rapportarsi positivamente con la propria comunità. «L’attenta lettura della situazione del paziente, la sua storia, le sue esperienze - è la considerazione dell’assessora Cassano - rappresentano il punto di partenza per attivare processi di consapevolezza e autostima, responsabilizzare gli utenti verso sé e verso gli altri, incrementare la propria capacità a relazionarsi al mondo esterno, fornendo loro strumenti utili a trovare da sé la soddisfazione dei propri bisogni». Il Centro potrà fornire strumenti utili agli utenti ma anche alle famiglie che sono chiamate in prima persona a svolgere un insostituibile ruolo di assistenza.

Pietro Simula

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