La Nuova Sardegna

Sassari

Mara, la casa parrocchiale cade a pezzi

di Mario Bonu
Mara, la casa parrocchiale cade a pezzi

Il sindaco bacchetta don Dos Santos con un’ordinanza: «Intervenite o rischiate una denuncia»

10 ottobre 2017
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MARA . Non è una storia alla Peppone e don Camillo, ma è una vicenda che, anche al di là della volontà dei singoli, vede su fronti diversi l’istituzione civile e quella religiosa. Al centro, la situazione della casa parrocchiale che, abbandonata da tempo, sta cadendo ormai a pezzi. Così il sindaco di Mara Salvatore Ligios ha dovuto adottare un’ordinanza contingibile e urgente con cui obbliga il parroco don Valdomiro Dos Santos – nella sua qualità di legale rappresentante per i paesi di Mara e Padria della proprietà della chiesa parrocchiale di Alghero - a «provvedere al ripristino delle pareti pericolanti dell’immobile, al fine di eliminare l’immediato pericolo di caduta calcinacci, entro 20 giorni dalla notificazione della presente». La stessa ordinanza dispone, inoltre, il divieto di sosta e di passaggio nell’area interessata. È successo che il 4 ottobre siano caduti dei grossi calcinacci dalla facciata della casa e dall’architrave di una finestra della parete che dà sulla via Dante, e che tali detriti siano andati a finire, danneggiandole, sulle auto parcheggiate nella stessa via Dante. Un fatto che, oltre ai danni per le cose, avrebbe potuto rappresentare un grave pericolo per le persone, per cui il sindaco non ha potuto fare a meno di adottare l’ordinanza. La casa parrocchiale di Mara è da tempo disabitata e abbandonata a sé stessa. In considerazione delle sue precarie condizioni nel 2015 erano stati realizzati dei lavori straordinari di manutenzione, che avevano però tamponato solo momentaneamente la situazione, dal momento che sono ripresi i distacchi di calcinacci. Distacchi che si verificano, risulta dall’ordinanza del sindaco, sia dalle aperture che dalla cornice ornamentale del tetto che si allarga verso l’esterno sul marciapiede e sulla strada, divenendo un serio pericolo per l’incolumità dei pedoni e per i mezzi. Una preoccupazione che nasce da esperienze precedenti in Italia, dice il sindaco, dove in casi del genere si sono verificati ferimenti e anche morti. Oltretutto, precisa Salvatore Ligios, «non è la prima volta che dalla facciata cadono massi sulle auto, e la pericolosità dello stabile ha causato l’ostruzione del passaggio dell’abitazione confinante, in quanto non sicura per l’incolumità dei residenti». Di qui la necessità di adottare l’ordinanza contingibile ed urgente. «Trascorso il termine assegnato – precisa il provvedimento del sindaco – senza che l’interessata abbia ottemperato a quanto sopra ordinatogli, si provvederà d’ufficio all’adempimento della presente, a spese della proprietari, oltre alla conseguente comunicazione all’autorità giudiziaria ai sensi dell’articolo 650 del codice penale e all’applicazione della sanzione amministrativa prevista ai sensi di legge».

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