La Nuova Sardegna

Sassari

Premio Logudoro in prosa vince il nuorese Pietro Pala

di Barbara Mastino

Domenica mattina la consegna degli attestati nel chiostro di San Francesco Un centinaio i lavori in concorso, buona la partecipazione degli studenti

10 ottobre 2017
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OZIERI. Un grande afflusso di scritti in poesia e prosa, con una crescita di livello di entrambi, per l’edizione numero 36 del Premio Logudoro, la cui cerimonia di premiazione si svolgerà domenica prossima nella biblioteca comunale di Ozieri.

Più di cento i partecipanti da tutta la Sardegna, che hanno prodotto altrettanti scritti pregevoli che hanno messo in difficoltà la giuria nella scelta dei vincitori. Livello elevato, si diceva, sia nella poesia che nella prosa, sezione Contos Noos dedicata a Gigi Sotgia, categoria che sta crescendo negli anni dimostrando come questo genere non consueto nella letteratura in limba riscuota sempre maggiore interesse.

Vincitore di questa edizione è stato Pietro Pala di Nuoro con il racconto “Una die ‘e mesu austu”, che è anche l’oggetto del documentario girato da Gianni Langiu. Secondo posto in questa sezione per Pier Giuseppe Branca di Cheremule, che ha dimostrato il suo talento anche vincendo la sezione ufficiale a tema imposto dedicata a Monserrato Meridda che dava il titolo all’edizione di quest’anno: “Su pane de s’anima”, nella quale Branca si è classificato primo con la poesia “Papàile ‘e istula”.

Ottima la partecipazione anche da parte dei ragazzi delle scuole elementari, grazie anche agli incontri che il sodalizio culturale Pirastru, Cubeddu, Morittu - che organizza il Premio - ha tenuto nei vari istituti: buone le prove dei ragazzi delle scuole di Florinas, Berchidda e Ozieri Punta Idda, che hanno presentato pregevoli lavori. Alti livelli anche nella sezione a versi sciolti dedicata a Salvatore Bertulu, che quest’anno ha visto al primo posto Tonino Fancello di Dorgali con “Arpas de poeta” e che oltre ai vincitori ha diverso diverse menzioni d’onore, tra le quali quelle per il vicentino Ignazio Furlan con la poesia “Biculos” e per il sardo trapiantato a Lamezia Terme Ignazio Deidda che ha dedicato il brano al suo paese natale, Solarussa. In questa categoria una ulteriore menzione speciale della giuria è stata assegnata a Antonio Canu, ozierese trapiantato ad Alghero, che ha presentato il brano in lingua catalana “Jo me senteix”. Premio anche per l’Ottava Bella, il brano che sarà presentato domenica in versione musicata dalla voce di Gian Daniele Calbini, vincitore della 50esima edizione dell’Usignolo della Sardegna svoltosi a settembre.

Il brano premiato, scelto tra quelli presentati nella sezione a tema imposto, è quello dell’ozierese Luca Meledina intitolato appunto “Su pane ‘e s’anima”. Tutti i vincitori saranno presenti domenica a Ozieri per la cerimonia di premiazione, in programma dalle 9,30 nel centro culturale San Francesco.

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