La Nuova Sardegna

Sassari

Grande festa per i 102 anni di Anna Maria

di Antonio Meloni
Grande festa per i 102 anni di Anna Maria

La nonnina del centro storico spiega il “segreto” della longevità: lavorare e avere pensieri positivi

11 ottobre 2017
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SASSARI. Al compleanno del secolo, due anni fa, aveva ricevuto la visita del sindaco Nicola Sanna che le aveva regalato un piccolo candeliere d’oro. Una spilla che conserva gelosamente per indossarla solo nelle occasioni importanti, come la ricorrenza di ieri quando Anna Maria Pasca, classe 1915, attorniata da figli e nipoti, ha festeggiato 102 anni. La signora Anna Maria ha attraversato il Novecento lavorando sodo specie quando, nel 1954, a soli 39 anni è rimasta vedova perché il marito, Piero, è mancato dopo una malattia. Per Anna Maria, che allora viveva a Carbonia e faceva la bidella, furono anni difficili che coincisero con il rientro a Sassari da dove era partita dieci anni prima alla ricerca di un lavoro.

Nata ad Alghero, da genitori sassaresi, Anna Maria ha trascorso la sua esistenza tra Sassari e Carbonia, con una breve parentesi a Novara quando, finita la guerra, con il marito ha provato a cercare fortuna in Francia. Un viaggio che, però, si è concluso nella città piemontese dove vennero accolti in un campo profughi che per qualche tempo divenne la loro casa. «Eravamo tanti – ha raccontato ieri seduta sulla sua poltrona nel soggiorno dell’appartamentino di piazza San Cristoforo – ma non mancava niente, c’era da mangiare e tanta solidarietà». Tornata a Sassari, in via San Sisto, Anna Maria ha lavorato in campagna e ha cresciuto due figli, Franca e Antonio, 71 e 68 anni, che ieri, con i nipoti Pier Stefano, Chiara e Marcella, il genero e la nuora, l’hanno aiutata a spegnere 102 candeline. Lucida e arzilla quanto basta, Anna Maria Pasca, ha rivelato quella che a buon diritto potrebbe essere la formula della longevità: lavorare e avere sempre pensieri positivi. Qualche anno fa una brutta caduta l’ha costretta all’immobilità e ora, grazie all’assistenza di una badante, vive nella sua casa nel cuore del centro storico: «È che non mi reggono più le gambe – dice – altrimenti avrei continuato a lavorare perché restare ferma non è da me». A chi le chiede quale sia il piatto preferito risponde subito: «Pasta e fagioli». Nel piccolo quartiere è conosciuta e amata da tutti e se c’è un appuntamento che non perderebbe mai è quello con la tradizione: il 14 agosto è sempre in prima fila per assistere alla discesa dei candelieri e anche questo, a vedere le cose con gli occhi della fede, potrebbe essere il motivo della sua longevità.

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